mercoledì 30 luglio 2008

Un tuffo nel gossip

‘Un tuffo nel gossip’: Io Donna si intrufola nelle vicende sportive e mondane di famosi tuffatori cinesi: la chiacchierata Guo Jingjing e il suo capriccioso ex Tian Liang. Il copyright degli atleti cinesi appartiene allo Stato. Ma, travolti dall’ondata capitalistica pubblicitaria e mondana i due tuffatori olimpionici hanno disobbedito, facendosi ritrarre in molti spot ed esagerando con l’alchol alle feste. Lo Stato, quindi, è intervenuto con una nuova regola: gli atleti non possono più partecipare a eventi di promozione, firmare contratti con sponsor e partecipare a spettacoli di intrattenimento senza previa autorizzazione della federazione sportiva. La metà degli incassi va agli allenatori e alle associazioni sportive. Guo si è ravveduta – atto di contrizione: afferma di ‘appartenere allo Stato e che tornerà a fare la brava’. Mi importa relativamente delle scelte dei due giovani cinesi e dei loro colleghi. Trovo la regola statale cinese UNA GENIALATA. Voglio uno Stato italiano sponsor e direttore dei calciatori, (uno sport a caso) - che sostenga gli atleti nella formazione e preparazione e trattenga metà dei loro stipendi. E che li usi per costruire strade, scuole, ospedali e canili; per far funzionare i servizi, i treni, le poste, le industrie e per finanziare la ricerca (seria). Ipotizzo alcune prime conseguenze:

  • le veline saranno meno ingolosite da ciuffi analfabeti à la Totti & Co;
  • con meno calciatori ricchi e famosi in giro, qualche ragazza -scorata in partenza- punterà ad altra carriera: forse fra i culi che scalderanno le sedie a scuola o in ufficio, si scoprirà un QI meritevole di uno stipendio medio mensile da 1000€.
  • Meno promesse, meno stelle, più disciplina: i calciatori nutriranno un ideale.
  • Infine, tanti ragazzotti muscolosi disincentivati dal rincorrere una palla, potrebbero lavorare i campi di mele e pomodori e fare amicizia con giovani africani.

Questa piccola rivoluzione innescherebbe persino nuovi scambi culturali, sfocianti, auspicabilmente in una ‘convivenza internazionale dignitosa’. Noi, si potrebbe anche tornare a credere nell’essere umano, e che sto Paese non fa poi così schifo.

15 commenti:

  1. Bella proposta non c'è che dire ma pensi che gli italiani siano così fedeli io penso che troverebbero qualche scorciatoia!
    Ciao :)

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  2. Ho visto solo ora il tuo commento, grazie per la visita. Io penso che mi trastullerò ancora con questi problemi, come fai tu e come fanno, per fortuna molti altri. Condivido il desiderio di reincarnazione.
    Ciao Gap

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  3. uè cannone, guarda che sono passato a commentare, solo mi sa che la discussione era morta da tempo, ossequi

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  4. @Fritz: Hallo! ma che tempismo...ti stavamo aspettando da mo'. Sat ben come se dis.. uno a spetar l'è mort

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  5. Sei una sognatrice senza speranze, proprio come me :-)

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  6. anfatti! ma mi rifiuto di accettare che facciamo così schifo, come umanità, che sarebbe meglio scontrarci con il pianeta rosso e ricominciare da capo!
    andiamo avanti con i rimasugli di speranza e 'buona volontà resistente...'

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  7. Gli Italiani trovono delle svcorcatioe perche gli viene permesso di farlo ...
    In cina non puoi prendere le scorcatoie perche non esistono ...
    cmq bella storia ....
    interessante ....

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  8. ciao buone vacanze
    e ti segnalo...
    "E non c'era rimasto più nessuno a protestare. Povera Italia! "

    L'ultimo nostro post su
    http://inciucinapoli.blogspot.com
    cordialmente
    clark :)

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  9. Una prospettiva affascinante.
    Grazie per le tue visite e il tuo apprezzamento

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  10. mhmmm... eh si che genialata prendere ad esempio la "civile" Cina...

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  11. @Anonimo: la Cina è un po' grandicella per fare di tutta un'erba un fascio

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  12. Mi sembra una buona proposta, anche dalla Cina del capitalismo selvaggio e del comunismo sulla bandiera, possono venire trovate interessanti.

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  13. Non credo alle favole, figurati al fatto che sto paese non farebbe poi così schifo....

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  14. leggere l'intero blog, pretty good

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  15. imparato molto

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canederli