Televisioni e giornali intervistano cittadini, comitati, onorevoli.
Dicono che siamo già troppi, che per gli immigrati non c'è posto.
Nessuno che offra un microfono a un tunisino, un libico, un etiope per sapere come ci si sente a essere, nello stesso tempo, scacciati e reclusi.
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canederli