Si festeggia il Natale, ma nessuno più fa caso all'Avvento, che lo precede. Lo stesso capita con la Pasqua, tripudio dopo la Quaresima. Anche Carnevale cade nell'oblio. Scompaiono dal calendario, i periodi di raccoglimento, sacrificio e sberleffi, tre atteggiamenti quasi eversivi, nel conformismo consumistico dei presepi in cui facciamo la parte delle pecorelle. Così di giorni in cui tenersi alla larga dagli hamburger e fare pernacchie ai potenti, nell'anno liturgico e in quello dei saldi, praticamente non ne restano. Favorite, nelle pubblicità e nella ritualità, invece, le adorazioni e i ringraziamenti per le briciole, specie di panettone.
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