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sabato 15 agosto 2009

passerella

Ieri sera, all'ora di cena, come un cucù impazzito è spuntato, dal telegiornale della 7, sì, anche da lì, Capezzone. Con il solito completo blu, la pettinatura da foto di gruppo, il sorriso di chi da piccolo diceva: guarda che lo dico a papà. Sollecitato sul tema, e chissà su cos'altro, dall'avvenente giornalista, il portavoce di un popolo intero, quello della libertà nientedimeno, ha detto che i parlamentari che oggi faranno visita ai reclusi in molti casi faranno una semplice passerella. Poi la giornalista ha ripreso la parola ed ha proseguito con le notizie del tg. Al termine del quale, al momento dei saluti, congedandosi, Capezzone non riusciva a celare il suo fondotinta, che vistosamente colava dallo zigomo sinistro.

giovedì 9 aprile 2009

ci pensa Grisù

non lasciateci soli, che ci abbronziamo.

Ora tutti a dire che gli abruzzesi sono fieri. E difatti com molta fierezza annuiva l'aquilano Bruno Vespa al suo concittadino che l'altra sera piagnucolando implorava "non lasciateci soli." E qui, come nei film, bisogna fare un passo indietro. Poche settimane prima del conteggio e riconteggio di morti, feriti, dispersi e sfollati per il terremoto in Abruzzo, al largo delle coste italiane è affondata una barca, o forse due magari tre. Due o trecento, ma forse esagerano, però puoddarsi fossero di più di africani sono finiti in fondo al mare. Aspiravano a lavarci i vetri o il pannolone, non ce l'hanno fatta. Perchè la legge Bossi Fini e tante altre stabiliscono che senza un timbro in Italia non ci puoi mettere piede, devi stare alla larga che quella è roba nostra. Al massimo puoi farti torturare per sei mesi, ma su un'isola, come un appestato, a pochi cilometri da dove sei partito. Ora - e qui il flash back finisce - a votare quelle leggi sono state i nostri rappresentati, gli eletti. Li abbiamo scelti, ci rappresenano. Che quel abruzzese con la cristalleria in frantumi non sia lasciato solo, quindi. Che a lui, e a tutti noi, facciano compagnia i lamenti degli annegati, i brandelli di carne umana che oggi cibano il Mediterrano. Dopotutto non è in un albergo sulla costa che quello sfollato passerà l'estate?

martedì 7 aprile 2009

trema e vinci

Friuli, Irpinia, Marche, Abbruzzo solo negli ultimi trent'anni. Ad aspettare i terremoti non ci si annoia. Partecipa anche tu allora al nostro grande concorso: trema e vinci. Punta su una zona dello stivale che secondo te sarà la prossima a vedere sbriciolarsi palazzi costruiti di cemento disarmato, e a ingrassare nella ricostruzione le imprese che li avevano costruiti. Dicci in che angolo d'Italia i nostri concittadini si affezioneranno alle tende tanto da campeggiare per un paio di generazioni, pronostica quale villaggio le telecamere sorvoleranno, con che accento verrà mandato a quel paese Cucuzza quando toglie il microfono a uno scampato dicendo: "la devo interrompere sul più bello." Fate il vostro gioco, signori, che speculatori prima e sciacalli dopo fanno come sempre il loro.

test antisismici: lasciamoli fare a chi di dovere

lunedì 6 aprile 2009

morta a morta: il tetromoto

Dal delitto Moro al terremoto in Abruzzo la notizia peggiore è ancora lui.