domenica 7 febbraio 2010

ninna nanna

A un anno dalla morte di Eluana e a quattro da quella di Coscioni, dei ricercatori pare siano riusciti a comunicare con un paziente che i medici avevano dichiarato in stato vegetativo. Una comunicazione che si limita ad un no e ad un sì: un sistema binario, un interruttore, certo, ma abbbastanza per risvegliare qualche angoscia mai sopita.
Tempo fa un paziente uscito dal coma dichiarò di non essere stato incosciente ma al contrario di aver inteso tutto quello che veniva detto e accadeva in sua presenza.
Si muore col cuore o col cervello? In altri termini è cardiaca o celebrale la morte? E siamo in grado di stabilirla?
Saremmo davvero morti, una volta sottoterra?
Buon riposo.

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