Ora che Trump ha cancellato lo spagnolo dal sito della Casa Bianca e l'Inghilterra ha lasciato, politicamente, il continente, l'Unione Europea dovrà decidere se esprimersi nelle decine di lingue presenti sul suo territorio o trovarsi una koinè, una lingua comune, in cui tutti, dal Portogallo allo Lituania, dalla Danimarca alla Grecia possano riconoscersi. Sembra una missione impossibile: di diversi ci sono perfino alfabeti. Eppure a pensarci, una lingua parlata da milioni di persone, in tutta Europa, c'è già, col vantaggio, oltretutto, di non essere esclusiva di una parte del mondo.
Piuttosto del tedesco, del francese, dello spagnolo, l'Europa parli arabo.
lunedì 6 febbraio 2017
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