sabato 30 aprile 2011

ma cos'ha che ti piace tanto, 'sto cappello?

La figura del papa è troppo lodata. Si rischia di cadere nel culto della personalità, che io non voglio assolutamente.
(Giovanni Paolo 1°)

frazioni irrazionali

Mezzo mondo a guardare le nozze regali inglesi. L'altra mezza che pregherà per la beatificazione di un papa. Una terza metà riunita per i funerali di un santone indiano.
Questo mondo ha decisamente troppe metà.

giovedì 28 aprile 2011

giornalisti

Ieri, quando Messi si è materializzato a un passo dalla porta avversaria calciando il pallone in rete, il suo primo pensiero è stato indicare a tutti l'oscura riserva che quel pallone gliel'aveva passato. Un quarto d'ora dopo ancora Messi ha trattato mezzo Real Madrid come Tomba faceva con i paletti.
Poi, chissà perchè, i giornalisti hanno perso tempo a sentire i capricci di Mourinho.

sabato 23 aprile 2011

Si è smarrita la capacità profetica?

Ragionando ragionando in queste ore di torpore prepasquale, cerco di tirare le fila di 3 esperienze recenti. A mio avviso collegate.

Di una conferenza dello psicanalista M. Giorgetti Fumel sui legami virtuali (mutamenti individuali e sociali nell’era del web), ancora fluttuano nella mia immaginazione le considerazioni sul fatto che lo stravolgimento narcisistico e neo-tribale della “società elettrica” ci ha scaraventato in un’epoca priva di capacità profetica.

Intendendo, con ciò, l’assenza di persone – dunque poi anche personaggi o protagonisti o figure - epocali che fungano pure da catalizzatori stabili e non triviali del nostro immaginario, delle nostre ambizioni civili e culturali e dei nostri ideali – anche di auto-superamento e/o sacrificio.

In tal senso, mi sembrano particolarmente significative le rappresentazioni di due grosse figure storiche, come quella di un papa e di un re inglese nei film “Habemus papam” di Moretti e “Il discorso del re” di Tom Hooper.


In entrambi i casi l’occhio del regista destituisce i capi dell’aura di lontana ammirazione e reverenza, del gravame storico e della loro valenza mondiale, per proporcene gli aspetti più umani. Idiosincrasie. Ma, soprattutto, ansie, debolezze, incertezze, incapacità, vergogne e timidezze. In un confronto angosciante con l’Altro.

E, su tutte, l’incapacità di affrontare se stessi e dunque il proprio pubblico, il proprio popolo. Di comandare il proprio linguaggio.

Nell’era della comunicazione esasperata, mi sembrano punti tangenti interessanti.

DC

Alecofpurpus (Mi parli di quella rabbia che non la agita più)

“A slumber did my spirit seal”
Neppure l’eco di emozioni che solcano i secoli, dal xxi al xviii mi spillano una goccia di emozione.

Non mi riconosco
più.

Io che urlavo
caciaronavo mi incazzavo
esplodevo
mi offendevo e mi indignavo
volendo suscitare perplessità e dubbi e contestazioni vergogna disagio senso di colpa nel becerume pecoraio asfittico superstizioso Orgogliosamente mentalmente antipaticamente snob e intollerante

Nulla m’infiamma
Poco m’incuriosisce

le coperte di noja pesano meno al mattino
M’agita giusto la curiosità di una foto, un video, un articolo.
Che poi richiudo. Non commento. A malapena condivido.
Lucido di caffè l’occhio guarda il mondo illuso di un giorno nuovo.
Lotte delusioni battaglie sogni perdite illusioni vittorie sconfitte sofferenze – pur ben mescolati non cambiano sapore.

Dove si è spiaggiato l’entusiasmo? chi mi ha ingolfato l’energia? cosa mi ha ingurgitato la lotta per cambiare?

Ignoti flussi di volti e di parole e di foglie di ulivo
Mi ammantano di noja e vacuità
Contro il rinnovato augurio pasquale si schianta – stanca – la mia battaglia vana

Neppure un papa tremulo e offeso mi sa indignare.
Non più.
Son proprio grave.


A slumber did my spirit seal;
I had no human fears:
She seemed a thing that could not feel
The touch of earthly years.

No motion has she now, no force;
She neither hears nor sees;
Rolled round in earth's diurnal course,
With rocks, and stones, and trees.
(W.Wordsworth, 1799)



giovedì 21 aprile 2011

scoop: la donna cannone ha i baffi

E' il manager di Google e blogger egiziano Wael Ghonim, simbolo della rivolta in piazza Tahrir contro l'ex presidente Hosni Mubarak, a guidare la classifica delle persone più influenti del 2011 secondo il magazine "Time". (www.repubblica.it)

mercoledì 20 aprile 2011

Erri, De Luca

Fa il laico ma puzza d'incenso, Erri De Luca. Quando compare in tv lo consultano sulla bibbia. E lui risponde col suo linguaggio ispirato, raggrinzendo le unghie. Prendendolo sul serio, quell'arcaico catalogo di miracoli e refusi, vergini e mele. Meglio Carmen Russo sull'altro canale, meglio le flatulenze di Pierino.

martedì 19 aprile 2011

lunedì 18 aprile 2011

tutto il resto è politica

Come mai nonostante Bunga Bunga, Beppe Grillo e stauette in faccia la politica è ancora più noiosa che ai tempi di Forlani e La Malfa?

domenica 17 aprile 2011

permette una domanda?

Televisioni e giornali intervistano cittadini, comitati, onorevoli. Dicono che siamo già troppi, che per gli immigrati non c'è posto. Nessuno che offra un microfono a un tunisino, un libico, un etiope per sapere come ci si sente a essere, nello stesso tempo, scacciati e reclusi.

sabato 16 aprile 2011

sacra famigghia

L'ultimo numero dell'Espresso riporta che la mafia ha cominciato a chiedere il pizzo alle parrocchie, che però spesso non sporgono denuncia. Nessuno potrà più dire che non si sa che fine fanno i soldi dell'8 per mille. La solita.

venerdì 15 aprile 2011

guarda come muore un volontario

"io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere". (V. Arrigoni)

mercoledì 13 aprile 2011

Lazzaro non era italiano

Un anno fa toccò alla Grecia, ora al Portogallo, nel frattempo all'Irlanda. Cadono come tessere di un domino i così detti P.I.G.S., i paesi su cui un paio d'anni fa già nessuno scommetteva. La Spagna, che del debito portoghese detiene una gran parte, già trema. Poi, forse, potrebbe toccare all'Italia, lettera I aggiuntiva dell'acronimo porchereccio di cui sopra. Se i ritmi rimangono questi, al turno dell'Italia dovrebbero mancare ancora una dozzina di mesi, ma chissà che qualche abile mossa di Tremonti e la guerra in Libia non riescano a farci sopravanzare la Spagna nella corsa verso la rovina. Vorrebbe dire due cose: che l'opposizione non ha nessuna intenzione di andare al governo e procurarsi il malcontento per le misure che la situazione imporrebbe, e che ci aspetta un nuovo, grande miracolo italiano. L'ultimo.

lunedì 11 aprile 2011

ho la testa tra le rucole

Maroni propone di staccare l'Italia dall'Europa (a lui ci piace assai l'Oceania), i suoi colleghi la Padania dall'Italia, il figlio di Bossi la spina dalla bombola d'ossigeno. E' il quadro del partito, che stando ai sondaggi, allarga il proprio consenso. La Lega cioè, che, lette le rilevazioni dell'FBI su forme di vita extraterrestri, a stento trattiene il sindaco di Treviso dall'emettere un ordinanza contro i dischi volanti che non siano targati padania.
Tra un mese si vota per le amministrative; chissà se forme di vita intelligenti sceglieranno questi omini verdi.

venerdì 8 aprile 2011

il retro della Mazzantini

Nessuno si salva da solo, ultima fatica di Margaret Mazzantini e dei suoi numerosi lettori, ci conferma nel sospetto che moltissimi si inguaiano in compagnia.
Noi che nessuno siamo e queste cose le sappiamo, per convincercene, l'ennesimo mattone antisismico - ricordiamo il capolavoro "non ti muovere" - dell'autrice, preferiamo giudicarlo dal retro di copertina.
In quelle scarne righe e ancora più scarne membra Mazzantini si presenta: nata in Irlanda, madre di quattro figli, vive a Roma.
L'ascetico celtico e i maccheroni, la vestale e i pannolini, Margaret e Mazzantini: l'autrice del Catino di zinco diventa modello per tutte le Mafalde ai fornelli che con un pargolo al petto, una cambiale nel piatto, un crocifisso sulla tv ed Emilio Fede dentro, mentre sognano un'esistenza di ispirate aspirapolveri, travagliati detergenti, ineffabili tampax, col mestolo percorrono i le frasi dell'autrice e sospirano: chissà quanto soffre!

domenica 3 aprile 2011

stai calmo, goleador

Ma i giocatori devono fare proprio tutto quel casino quando segnano?
Quando non tocca assistere a balletti e coreografie varie si rincorrono si aggruppano, corrono sotto le curve, si tolgono le magliette.
Neanche il fatto di essere ammoniti basta a frenarli.
Spontaneità? Gioia irrefrenabile?
E allora perchè in altri sport al massimo si alza un braccio e subito si riparte?
Ai poster l'ardua sentenza.