sabato 23 aprile 2011

Alecofpurpus (Mi parli di quella rabbia che non la agita più)

“A slumber did my spirit seal”
Neppure l’eco di emozioni che solcano i secoli, dal xxi al xviii mi spillano una goccia di emozione.

Non mi riconosco
più.

Io che urlavo
caciaronavo mi incazzavo
esplodevo
mi offendevo e mi indignavo
volendo suscitare perplessità e dubbi e contestazioni vergogna disagio senso di colpa nel becerume pecoraio asfittico superstizioso Orgogliosamente mentalmente antipaticamente snob e intollerante

Nulla m’infiamma
Poco m’incuriosisce

le coperte di noja pesano meno al mattino
M’agita giusto la curiosità di una foto, un video, un articolo.
Che poi richiudo. Non commento. A malapena condivido.
Lucido di caffè l’occhio guarda il mondo illuso di un giorno nuovo.
Lotte delusioni battaglie sogni perdite illusioni vittorie sconfitte sofferenze – pur ben mescolati non cambiano sapore.

Dove si è spiaggiato l’entusiasmo? chi mi ha ingolfato l’energia? cosa mi ha ingurgitato la lotta per cambiare?

Ignoti flussi di volti e di parole e di foglie di ulivo
Mi ammantano di noja e vacuità
Contro il rinnovato augurio pasquale si schianta – stanca – la mia battaglia vana

Neppure un papa tremulo e offeso mi sa indignare.
Non più.
Son proprio grave.


A slumber did my spirit seal;
I had no human fears:
She seemed a thing that could not feel
The touch of earthly years.

No motion has she now, no force;
She neither hears nor sees;
Rolled round in earth's diurnal course,
With rocks, and stones, and trees.
(W.Wordsworth, 1799)



Nessun commento: