giovedì 29 novembre 2012

http://ritabernardini.it/

"C'è una voce che grida nel deserto." Viene in mente Giovanni Battista, quando la voce è quella di Rita Bernardini, radicale, ed il deserto quando a rimbombare è la camera dei deputati. Di solito enumera suicidi di reclusi, casi umani o anche numeri: quanto spende lo Stato per dar loro da mangiare, i metri quadri pro capite, e poi il numero di guardie che mancano e come vengono impiegate. In Italia i reclusi hanno diritto ad una saponetta ogni due mesi e per cena una paio di uova. Insediandosi la ministra della giustizia aveva annunciato il braccialetto elettronico ma finora l'unico metodo per dare più spazio ai reclusi è stato indurne qualche decina al suicidio. Intanto Rita Bernardini continua nelle sue visite ispettive - già centinaia - e ogni volta che denuncia quello che vede, davanti all'inerzia dei suoi colleghi, il suo sciopero della fame sembra sempre più facile, naturale, come quando si ha la nausea.

martedì 27 novembre 2012

quali misure adotterebbe?

una ventina di centimetri.

lunedì 26 novembre 2012

altoforni

Il Sole 24 ore classifica Taranto come l'ultima provincia d'Italia come qualità della vita.
In compenso lì si muore che è una bellezza.

domenica 25 novembre 2012

Primarie: come distinguere i candidati.

Bersani è quello che porta avanti istanze socialdemocratiche.
Renzi è quello che propugna un cambiamento in nome della modernità.
Vendola è quello che difende le fasce più deboli ed i diritti civili.
Tabacci è quello che rappresenta le istanze di centro.
Puppato è quella con gli orecchini.

sabato 24 novembre 2012

propaganda subliminale

E' morto Larry Langman l'attore che impersonava il J.R. della famosa serie Dallas; era ricco, americano e cattivo. Comparve su Canale 5, nel 1981, quando faceva la parte del cattivo. Per motivi che andrebbero indagati, in pochi anni è diventato il modello, inconsapevole, depositato nell'inconscio, della generazione cresciuta in quegli anni.

giovedì 22 novembre 2012

bambino prodigio

Si stanno svolgendo a Bologna, in questi giorni, le primarie con le regole auspicate da Renzi. Il nome scelto è: Lo zecchino d'oro.

mercoledì 21 novembre 2012

alibi

Nel suo libro "L'infanzia di Gesù", Ratzinger stabilisce che al momento della nascita del messia il bue e l'asinello nella grotta non c'erano. E allora tutta quella puzza cos'era, lo spirito santo?

martedì 20 novembre 2012

fotto per mille

MILANO- Il cappellano del carcere di San Vittore, don Alberto Barin, 51 anni, è stato arrestato per violenza sessuale continuata e pluriaggravata e per concussione. Sei detenuti stranieri lo accusano di aver richiesto loro prestazioni sessuali in cambio di favori, dal cibo alle condizioni di vita all'interno del carcere. (corriere.it)

presidenti

A Napoli scippano un orologio di marca ad una guardia del corpo del Presidente tedesco, solo che l'orologio era falso. L'illegalità che s'annulla, che si neutralizza da sola. Somiglia a quella storia dell'ex Presidente del consiglio ricattato da malviventi che vogliono vendergli un modo per rovesciare una sentenza che comprò, tanti anni fa. Poi magari si scopre che il Presidente non ha pagato, che ha pagato con soldi falsi o che i malviventi erano suoi dipendenti. Le vie dei signori (e quelle di Napoli) sono infinite.

domenica 18 novembre 2012

riposa in pace

«Io ero il figlio del padrone. Andai dai contadini, mi misi a parlare con loro. Stemmo lì a lungo a discutere. Mi spiegarono le loro ragioni, lo sfruttamento, l'ingiustizia organizzata, le angherie dei padroni. Quando mi alzai, capii che non ero più lo stesso. Avevo visto il mondo dall'altra parte. La mia vita da quel giorno avrebbe avuto un unico ideale: il comunismo». (Agostino Catalano)

sabato 17 novembre 2012

giovedì 15 novembre 2012

martedì 13 novembre 2012

domenica 11 novembre 2012

Maroni si candida per la Lombardia

Per molto tempo non ho saputo che ero arabo perchè non c'era nessuno che mi insultava. L'ho saputo soltanto a scuola. Ma non facevo mai a botte, fa sempre male picchiare qualcuno.
                                                                                                                   (Emile Ajar)

Alfano: il pdl cambierà nome

L'importante è il cognome.

giovedì 8 novembre 2012

da blog2piazze, novembre 2008

Conosciamo poco gli Stati Uniti. Ora poi sono cambiati, dicono i media: si vede dalla carnagione del presidente. Anzi la grandezza degli Stati Uniti, dicono, sta proprio nella capacità di cambiare. Ma cambiare è un merito solo in relazione a quello che c’era prima. A una bella donna in sottoveste nessuno direbbe: cambiati. Segno che ciò che c’era prima, per continuare la metafora, era una racchia vestita di stracci. Che gli statunitensi avevano scelto fin dal 2000. Nel 2004 neanche i documentari di Micheal Moore avevano evitato la conferma. E forse la generazione di pazzi che la guerra riconsegna loro non sarebbe bastata agli statunitensi per ravvedersi se in questi giorni non avessero dovuto fare i conti, sulla punta dei loro moncherini di reduci, con la crisi. È dal crollo delle borse che il gradimento di Obama si è impennato. Hanno dovuti essere sloggiati dalle loro villette, sollevati dai loro divani, gli statunitensi, per votare un colored. Negro cioè; eppure si stima che il tre per cento di essi, al momento di indicare una faccia - anche con questo metodo da scimpanzé si vota da quelle parti – si sia sbagliato. Si vede che sbagliando s’impara però, perché questa grande nazione multietnica e globalizzata a Obama ha dato meno voti di quanti ne abbia dati ai senatori del suo partito: qualche elettore cioè ha votato per i democratici nelle elezioni del senato ma non per Obama alle presidenziali, che si svolgevano contestualmente. Segno che il colore della pelle ancora conta, per qualcuno. Quanto sono cambiati, allora gli Stati Uniti? Molto dirà chi guarderà le strisce blu che sulla mappa del voto assediano i grandi stati centrali rimasti in mano repubblicana. Per nulla chi farà caso ai referendum che negano i matrimoni gay dove già vigevano. Non così tanto dirà chi noterà che la proporzione dei voti di Obama e McCain ricalca quella dei fondi che ognuno ha saputo procacciarsi. È grazie ad essi che Obama ha potuto spezzare la dinastia Clinton e quella Bush, è grazie al maggiore finanziatore della campagna elettorale che un afroamericano può parlare di energia verde. Verde come il dollaro.

mercoledì 7 novembre 2012

ha vinto Nerone

Tutti a dire che a votare Obama sono state le minoranze: i negri, gli ispanici, i giovani, le donne. In altre parole: i poveri; che gli Stati Uniti d'America, infatti, sono la maggioranza.

martedì 6 novembre 2012

istruzioni per gli USA

Il democratico non ha chiuso Guantanamo e ha fatto uccidere Bin Laden.
Il repubblicano è un pastore mormone.
Vinca il migliore.

venerdì 2 novembre 2012

un rauti di meno: sinistra- destra 6 a 3

Nel nostro computo dei morti dell'anno tra i due fronti politici, dopo uno strapotere della sinistra (il conteggio parziale delle personalità spentesi nel corso dell'anno la vedeva finora in vantaggio 6 a 2)  la destra mette a segno un colpaccio: muore Pino Rauti, già segretario del Movimento Sociale Italiano. Dimostrò in tempi non sospetti (o almeno non quanto lui) che si può essere avversari di Fini senza per questo essere nè Berlusconi nè onesti. Perdiamo dunque oggi 2 novembre, solo in apparenza puntualmente, in realtà in ritardo di anni sulle vittime delle bombe degli anni '70, l'imputato di qualche strage, il fondatore di plurimi partiti tutti con la fiamma nel simbolo, ma soprattutto il suocero di Gianni Alemanno: destino che dimostra a noi tutti che il tempo è galantuomo.     

Obama di nuovo in vantaggio nei sondaggi

grazie al cielo.

delle due, Duna.

Marchionne è un genio. L'azienda che dirige produce macchine superate, fragili, costose. Eppure i consumatori non ci badano. Se non le comprano è semplicemente perchè, appunto, a capo dell'azienda c'è lui.