"C'è una voce che grida nel deserto." Viene in mente Giovanni Battista, quando la voce è quella di Rita Bernardini, radicale, ed il deserto quando a rimbombare è la camera dei deputati. Di solito enumera suicidi di reclusi, casi umani o anche numeri: quanto spende lo Stato per dar loro da mangiare, i metri quadri pro capite, e poi il numero di guardie che mancano e come vengono impiegate. In Italia i reclusi hanno diritto ad una saponetta ogni due mesi e per cena una paio di uova. Insediandosi la ministra della giustizia aveva annunciato il braccialetto elettronico ma finora l'unico metodo per dare più spazio ai reclusi è stato indurne qualche decina al suicidio. Intanto Rita Bernardini continua nelle sue visite ispettive - già centinaia - e ogni volta che denuncia quello che vede, davanti all'inerzia dei suoi colleghi, il suo sciopero della fame sembra sempre più facile, naturale, come quando si ha la nausea.
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