L’atto di coprirsi la bocca è piuttosto facile da interpretare: da essa stanno uscendo parole menzognere e il soggetto inconsciamente alza la mano, quasi volesse usarla come un bavaglio. Ecco, dunque, le dita a ventaglio sulle labbra, l’indice sul labbro superiore, la mano di fianco alla bocca. Ma occorre precisare che, se vediamo qualcuno effettuare questa copertura della bocca, ciò non significa che stia sicuramente mentendo. Che lo faccia è però più probabile che se tenesse le mani lontane dalla bocca. Quanto all’azione di toccarsi il naso, invece, sembra esserci una duplice spiegazione. Innanzi tutto, la mano che si alza per bloccare la menzogna viene deviata da quella parte del cervello che non può permettere che la copertura funzioni. E il naso è lì, convenientemente vicino. La mano non ha che da allungare di poco il suo movimento e continua così a coprire in parte anche la bocca. Non solo, quando arriva il momento della menzogna, si verifica un lieve aumento di tensione, che produce piccoli mutamenti fisiologici, alcuni dei quali incidono sulla sensibilità del rivestimento interno della cavità nasale, provocando una sensazione di leggero e inconsapevole prurito . A questo punto la mano, spesso senza che ce ne accorgiamo va a sfregare il naso.
sabato 13 novembre 2010
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1 commento:
Consiglio di vedere Lie to me, con il prezioso Tim Roth.
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