Come per l'uomo Ragno, chi abbia ucciso Tommaso Labranca resta un mistero. Le righe dedicate alla sua morte si limitano, appartentemente, a riferirla improvvisa. In realtà, però dicono il contrario: dall'oblìo in cui era, chissà se di proposito, scivolato, Labranca sembrerebbe piuttosto essersi consunto. Come se a giocare al coprofago si fosse accorto, un poco alla volta, sempre più che i commensali i baffi se li leccavano sul serio. La variante meno pop, forse, dalla solitudine.
martedì 30 agosto 2016
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