O della scomparsa dei turisti fra villeggianti e "(non) residenti"
Sabato 25 agosto alle 17.00 Marco Travaglio ha presentato "La Scomparsa dei fatti" al centro congressi di Lavarone, nell'ambito della rassegna LavaronEstate 2007. Da un lato temevo l'angoscia che avrebbe rinfocolato, riesumando le inquietanti vicende della penisola. Dall'altro, da giorni fremevo nell'attesa di questo appuntamento.
Purtroppo, forse perché è agosto, o forse è il suo modo di porsi in queste occasioni, non ha affondato le dita nella piaga; direi anzi che - leggiadro - è volato in narrazione scherzosa epurata di tecnicismi, su alcuni degli episodi più drammatici e grotteschi, come fossero amene storielle o barzellette. (E in effetti, se le racconti all'estero, la gente di solito non le prende per vere).
Dalla www.montagnaconamore.it* …
Questo appuntamento letterario mi dà il la per prendere il largo su un tema che immagino stia a cuore a molti di noi. Mi rifaccio all'introduzione del pomeriggio letterario fatta dal giornalista Sabelli Fioretti, uomo di cultura, che da tempo anima anche l'estate dell'altipiano con appuntamenti letterari (cfr http://altipiani.splinder.com/).
Dopo un caloroso benvenuto al pubblico - circa 700 persone gremite in sala, sulle sedie, sulle panche degli alpini, lungo le pareti e fin fuori dalla sala - Sabelli coglie l'occasione per partecipare il suo sogno di esperimento democratico a Lavarone, conferendo il diritto di voto anche ai "non residenti".
Dice di aver capitolato su questa - virgolettata - per evitare le definizioni di "turista" e di "villeggiante", che secondo lui non corrispondono alla realtà, non riflettono le persone che da anni frequentano e vivono la località, che non si limitano a una fruizione o frequentazione effimera, ma passeggiano, leggono, conoscono e talvolta si innamorano di uomini e donne del posto….
A pelle, non sono certa di condividere la proposta di Sabelli. Invertendo i ruoli, credo infatti che non potrei più assaporare con lo stesso amore e spensieratezza i luoghi in cui torno più spesso, se dovessi anche seguirne le vicende politiche e amministrative nel corso dell'anno. Credo di preferire la commistione di esperienze diverse dello stesso posto, che possono forse diventare più fertili e sincretiche.
…al cuore del turismo
Lo spunto è anche linguistico e comunque interessante. Forse non molti sanno che la parola "turismo", e la sua versione oggi più demoniaca di "turista", radicano nella parola "tour", che a sua volta per definizione etimologica proviene dall'ebraico " tora", con significato di conoscenza, studio e ricerca.
Mi sembra che, in questa considerazione più profonda di "turista", nessuno dei presenti in sala si sarebbe sentito escluso; al contrario, anche i residenti, e di Folgaria Lavarone e Luserna e del Trentino tutto, avrebbero potuto o voluto sentirsi turisti, ovvero conoscitori del momento e dei fatti narrati. La più recente definizione di turismo data dall'Organizzazione Mondiale del Turismo (World Tourism Organization, un dipartimento delle Nazioni Unite, vedi
http://www.world-tourism.org/), è più ampia ma, forse, meno storicamente profonda: "Turismo è la pratica, l'azione svolta da coloro che viaggiano e visitano luoghi a scopo di svago, conoscenza e istruzione; secondo la definizione della WTO, un turista è una persona che si allontana almeno 80 chilometri da casa a scopo ricreativo o conoscitivo, per almeno una notte".
Fra un mese, ovvero il 27 settembre, si celebra la Giornata mondiale del
turismo (WTD), una data che è stata scelta in coincidenza con un'importante pietra miliare per il turismo mondiale, l'anniversario dell'adozione dello statuto dell'Organizzazione Mondiale del Turismo il 27 settembre 1970.
*è il nome dell'ApT di Folgaria Lavarone Luserna Estratto da " http://it.wikipedia.org/wiki/Giornata_mondiale_del_turismo"