La scena di pochi giorni fa, in cui il prefetto di Napoli invita un sacerdote che incalzava lui e la sua collega di Salerno chiamandoli "signore" a rivolgerglisi col titolo che gli spetta, di solito, in rete, merita commenti a favore del sacerdote.
Di colui, cioè, che vanta un rapporto privilegiato con Dio e che per questo lavoro da centralinista celeste incamera l'8 per mille dell'IRPEF nazionale. Nulla in contrario che chiami un prefetto semplicemente "signore". Ma che almeno, coerentemente per il lavoro per cui lo paghiamo, si inginocchi.
martedì 23 ottobre 2012
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2 commenti:
Geniale, ogni giorno più mordente!.
like like like!!!
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