Dunque, come potete vedere alla vostra destra, il comitato olimpico internazionale, che ci segue assiduamente, ha scelto Rio come sede delle olimpiadi del 2016, scartando per prima la candidata statunintense.
Fa una certa impressione quanto lenta ma quanto alta sia l'onda dei cambiamenti, a volte. Perchè Rio sede delle olimpiadi è il frutto anche di quello che in centro e sud america si mise in moto ormai dieci anni fa, quando a parlare di quello che accadeva da quelle parti c'era solo Minà .
Le altre candidate erano tutte degnissime e, in un certo senso, collaudate. Dopo Seul e Pechino che in Asia le cose funzionino lo abbiamo imparato. Quelli di Barcellona poi qualcuno ancora li giudica i giochi più belli della storia. Affidarsi a Chicago sarebbe stato, dopo Los Angeles'84 e Atlanta'96, instaurare una specie di tradizione a stelle e strisce.
Ci dispiace per Obama, ma scendendo nell'altra America i cinque cerchi potranno dimostrare, speriamo, che un'utopia che nel 2016 sarà già storia in fondo utopia non era: un altro mondo è possibile.
Altrimenti, le olimpiadi, tanto varrebbe non farle.
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