
Riceviamo e pubblichiamo con piacere
Besenello (TN), 29/05/08.-
“Ma se il governo vede che questi piccoli progetti hanno così tanto beneficio per i bambini, perché non interviene? Dovrebbe occuparsene …” chiede una signora in sala. Ci pensa Aurinelia a chiarire un po’ le cose. Il viso dolce, incoronato da riccioli neri, grandi occhi languidi, il suadente mix di italiano e portoghese brasiliano si insinua fra logica e irrazionalità, accompagnando le fotografie dei bambini del
Projeto A sullo schermo: a scuola, mentre giocano, mentre festeggiano natale con un italiano improvvisatosi Papà Noel; a mensa; scorci di favela e di spiagge dorate…
Il
“Projeto A - Casa de aprendizes da auto-estima” è figlio della caparbia visione di Aurinelia e di alcune ragazze trentine soce di
Tremembè Onlus, associazione che si occupa di
solidarietà internazionale e turismo responsabile nello Stato del Cearà, (nord-est del Brasile). Il progetto è un
doposcuola rivolto a bambini e bambine del Conjunto Palmeiras,
quartiere favelado di Fortaleza, (capitale del Cearà) per sostenerne
l’alfabetizzazione e l’apprendimento, nella convinzione che la
consapevolezza di sé e del proprio ruolo nella società, dati da un'istruzione adeguata, possono generare il cambiamento. Avviato nel 2007, oggi il Projeto A ospita 40 bambini e bambine di 6 e 7 anni, che oltre all’alfabeto e a materie di base, apprendono anche l’autostima, intesa come possesso degli strumenti per diventare cittadini attivi. Attività ludiche e culturali si abbinano all’insegnamento di
comportamenti igienici e alimentari sani, di diritti e doveri, coinvolgendo anche le famiglie.
Aurinelia incarna il cambiamento e storie di riscatto e speranza. C’era un bambino di 11 anni, che lui, al Projeto A proprio non ci voleva andare! La sua mamma insisteva. Ma lui non voleva imparare a leggere e scrivere. Io voglio imparare a usare la pistola! - diceva. Essere grande, essere “uomo”? Come i ragazzi di 11 e 17 anni che armati di pistola qualche settimana fa hanno fatto incursione fra i banchi di scuola, minacciato maestre e bambini, terrorizzato, rubato? Alla fine quel bambino ci ha preso gusto, al Projeto A, e ha disegnato persino dei fiori, “anche se non sono robe da uomini”!
“Per questi ragazzi imparare a leggere e a scrivere non è un valore – prosegue Aurinelia - i bambini negli stati poveri del Brasile sono tanti, troppi. A scuola non c’è spazio per tutti. E mentre nel Sud ricco, industrializzato e tecnologicamente avanzato anche il sistema formativo funziona, nel nord è incancrenito. Diversi sono gli interessi del governo: a sud, dove ci sono imprese e industrie, c’è bisogno di gente istruita da inserire nel mondo del lavoro per portare avanti l’economia. Viceversa, il governo ha tutto l’interesse a mantere nell’ignoranza i milioni di elettori analfabeti del nord, ignari dei propri diritti e doveri, che si lasciano incantare da show, regalie e promesse elettorali. Un popolo analfabeta fa comodo. Lo governi come vuoi”.
Chi desidera può contribuire sostenendo il Projeto A con un’adozione a distanza: con soli 50€ all’anno si coprono i costi per un bambino/a.
Ecco come fare:
I contributi, detraibili fiscalmente, vanno versati tramite bonifico bancario a:
Associazione Tremembé Onlus
Cassa Rurale di Trento 08304 01808
Cod. IBAN: IT63 K083 0401 8080 0008781416
causale: Projeto A
Tutti gli sviluppi dell’attività saranno comunicati e documentati tramite mail o posta, comunicandoci il vostro indirizzo via mail o telefono.
Contatti Lara Lupato: cell. 340 7739382
Laura Adami: cell. 349 8900966
e-mail: projetoa@tremembe.it
http://www.tremembe.it/
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