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mercoledì 16 novembre 2011
ministri a spasso
Quando si dice che il nuovo governo è fatto di "tecnici" si intende che ad essere stati nominati ministri sono persone che prima d'ora non si occupavano di politica.
Verrebbe da pensare che, quindi, chi li ha preceduti torni alle rispettive occupazioni. E se per quanto riguarda Mara Carfagna viene da tirare un sospiro - anche di sollievo - fa venire i brividi immaginare Calderoli medico, Gelmini avvocato, Frattini modello, Bossi qualsiasi cosa, Berlusconi imputato.
Forse, in fondo, il posto in cui potevano fare meno danni era proprio alla guida dell'Italia.
sabato 12 dicembre 2009
anche i ricchi sbadigliano
Gli imprenditori rischiano, ci mettono il capitale, col pericolo di perderlo; così ci ripetono da anni. Eppure con la Parmalat gli unici a rimetterci sono stati i risparmiatori. Di Tanzi si stanno trovano capolavori per milioni di euro in mezz'Italia.
Ma allora, se un imprenditore non lavora - a parte sfruttare quelli che lo fanno per lui - e non rischia, cosa fa dalla mattina alla sera?
De Benedetti, Moratti, Pirelli, come passano le giornate?
Cari milionari, a parte consultare questo blog, come ingannate il tempo?
martedì 6 ottobre 2009
venerdì 5 giugno 2009
alla faccia di Manheimmer

Le elezioni si avvicinano e questo blog non si sottrae: ecco i pronostici, ricavati dagli ultimissimi sondaggi dei maggiori istituti demoskopici, da quello di fianco, da un pizzico di sano pessimismo e da un dado.
PDL:..................37,5
PD:....................27
LEGA:..............9,5
IDV.....................7,5
UDC....................6
S&L:..................3,5
DEstra...............3
RC&PDCI..........3,5
RADICALI .......1,5
PCL:..................1
sabato 19 luglio 2008
associazioni a delinquere

Siccome le associazioni di idee sono come quelle a delinquere la vicenda di Riccò, il ciclista trovato dopato al tour, mi fa venire in mente quella di Del Turco, il socialista.
Giorni fa un quotidiano di Riccò invece dei trionfi esaltava ciò che non aveva fatto. Non era scattato, non aveva vinto. Segno, diceva l'articolo, che non assume strane sostanze, segno che è umano, se perde. Una volta i beniamini erano quelli che vincevano, oggi ci si accontenterebbe che perdessero, ma regolarmente.
Una volta da un politico ci si aspettava che proponesse una nuova visione, riforme, nuove leggi. Oggi ci si accontenterebbe che osservasse le esistenti. Da di Pietro non ricordo una proposta: il suo successo sta tutto nel farsi tutore dell'ordine costituito. Un gregario, più o meno.
E' troppo sperare di poter tifare per un campione? Chi ci restituirà l'utopia di un futuro diverso invece che l'auspicio di un presente con meno rapine?
Il sangue di Riccò pare sia portentoso di suo. Forse Del Turco non c'entra.
Ma chi cade dalle impalcature, chi si sfianca nei campi o precipita nei forni, chi arde nel catrame o supplica per un posto da precario che se ne fa di un sindacalista semplicemente onesto?
Tanto vale darsi all'ippica.
sabato 5 luglio 2008
cocomintern

lunedì 21 aprile 2008
auguri

Oggi ricorre per tradizione il natale di Roma. Facciamo gli auguri di buon compleanno alla città dei sette colli che a breve sceglierà il proprio sindaco tra Francesco Rutelli e l’on. Gianni Alemmano, (nella foto è senza coltello) meno noto sebbene con un prestigioso passato come ministro dell’agricoltura. Cogliamo l’occasione per tracciarne una breve biografia tratta da Wikipedia.
“È stato arrestato diverse volte: nel novembre 1981 per aver partecipato insieme ad altri quattro componenti del Fronte della Gioventù all’aggressione di uno studente di 23 anni. (Ansa, 20/11/1981)
Nel 1982 viene fermato per aver lanciato una molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica a Roma, scontando poi 8 mesi di carcere a Rebibbia. (Ansa, 15/05/1988)
Il 29 maggio 1989 viene arrestato a Nettuno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, tentato blocco di corteo ufficiale, lesione ai danni di due poliziotti, in occasione della visita del Presidente degli Stati Uniti d'America, George H. W. Bush, al cimitero di guerra americano. Verrà poi prosciolto (Ansa 29 e 30/05/1989)
Il 13 giugno 1991 Umberto Bossi partecipa a una manifestazione della Lega Sud Sicilia a Catania e viene aspramente contestato dal Fronte della Gioventù guidato proprio da Alemanno (ANSA 13.6.1991)
Alemanno ha titolato i suoi manifesti elettorali "Roma Cambia", e ha sottoscritto insieme ad Alfredo Antoniozzi (candidato per la provincia di Roma) e agli altri leader del Popolo della Libertà un patto con Roma basato su 16 punti da realizzare in caso di elezione [1]. Ha affermato di tenere in particolare alla sicurezza delle persone”
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domenica 20 aprile 2008
sono un eroe


È Domenica. Finalmente.
Avete vissuto Lunedì in apnea per trattenere prima l’ansia poi i singhiozzi. Avete attraversato Martedì e Mercoledì tra i colleghi come tra cecchini, sotto un fuoco incrociato di saluti romani e tappi di spumante. Giovedì, dopo le amministrative, sociologi spiegavano come mai in Sicilia guarda caso vince una specie di vice Cuffaro. Nel frattempo pioveva, incessantemente. Venerdì Ibrahimovic è andato in Svezia e sabato il ginocchio di Totti in frantumi. Esausti ieri sera vi siete rifugiati nel vostro bunker. E lì, assisi come Macbeth sul vostro trono di ceramica, rispondendo occupato a chi reclamava il proprio turno, avete letto sui giornali dei leader della sinistra ancora impegnati coi loro distinguo. A quel punto quei giornali avete iniziato a farli silenziosamente a strisce, da arrotolare e destinare a miglior uso, che la recessione è alle porte.
Una settimana di merda, diciamocelo. A voi dedichiamo l’ultima hit di Capareza, “sono un eroe”, a voi regaliamo una visione celestiale.
“torno a casa distrutto la sera
bocca impastata come calcestruzzo in una betoniera
io sono al verde / vado in bianco / ed il mio conto è in Rosso
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera ?”
sabato 19 aprile 2008
tesoro, sei peggio della sclerosi laterale amiotrofica

Gli exit poll ci danno un risultato netto: scappate in Trentino o a casa, dunque. Pochi salgono sul carro dei vincitori, ancora meno seguono quel perdente di successo che in dieci anni ha fatto fallire l’Unità, il pds, un governo e l’intera sinistra:in arte Pippo Kennedy Show, l’unico che sta riuscendo a convincere i romani a scegliersi un sindaco di destra .
Mi pare una scelta oculata, bravi.
Parliamo ora invece del sondaggio precedente, quello sui diritti civili cui sareste disposti a rinunciare. Credevate ce ne fossimo dimenticati? Furboni.
Non a caso il sondaggio era riservato agli stranieri. Invece, da perfetti Italiani, non avete rispettato i patti. Forse perché non ci rendiamo conto che il nostro paese è una variante cattolica della Turchia. A Roma il vaticano possiede un quinto degli immobili. E guarda caso proprio Roma è la capitale europea dove gli omosessuali vengono uccisi più spesso.
E se non si sposano dopotutto non è un gran danno, vero? Anzi esonerandoli li salvate, i gay tricolori, visto che a tutto rinuncereste tranne che al divorzio. Una specie di orologio Brail dei diritti civili. Forse da abolire sarebbe il matrimonio, allora.
Al confronto anche il supplizio di Welby vi pare roba da nulla. E pazienza se per le autorità non solo ecclesiastiche deve schiattare, crepare di dolore perché se no va all’inferno, come se la cosa potesse fargli paura.
Non fa paura a voi invece il suo d’inferno, visto che all’eutanasia rinuncereste. Chissà che non giunga presto o tardi l’occasione per ricredervi.
Sogni d’oro.
mercoledì 16 aprile 2008
martedì 15 aprile 2008
Dove scappare dopo le elezioni?
Dicono che in Inghilterra bevono troppo, in Scandinavia si suicidano spesso, in Francia è pieno di centrali nucleari, nel Vaticano di pervertiti, in Romania di italiani, in Germania l’atmosfera è grigia, in Svizzera il segreto bancario vacilla, in Olanda piove sempre e in Spagna manca l’acqua.
Dove scappare dopo le elezioni?
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lunedì 14 aprile 2008
sabato 12 aprile 2008
martedì 8 aprile 2008
Par Sfotticio

LA DESTRA
Tutti conoscono la SantANCHE', la donna col cognome a forma di femore. Molti meno conoscono il partito che la candida (verbo, non virus): la destra. Simpatico l’accendigas che troneggia sul simbolo, a fare da affettuoso ricordo dei forni crematori tedeschi.
LEGA NORD
“Più vicini a te, più lontani da Roma”, questo l’azzeccato slogan coniato dagli abitanti di Velletri e Frascati. Nella foto Bossi, appena uscito da una trattoria, fa l’autostop.
PARTITO DEMOCRATICO
“Non cambiare il governo, cambia il paese”. Slogan del partito democratico è – orami pare chiaro –la pubblicità di una fabbrica di telecomandi. Quella di cambiare canale è infatti l’ultima pia illusione del corpo elettorale che invece si ritrova nove tasti per un programma che in fondo è sempre lo stesso. E il governo? Come sopra. Sarà che il partito democratico torna oligarchico?
UNIONE DI CENTRO
Uno che si chiama Pierferdinando Casini è come se si chiamasse Gian Galeazzo Bidè: parte a spron battuto e arriva in mutande.
Ha così suscitato le ire dei tabaccai e di tutti i rivenditori di francobolli col suo slogan: i veri valori non sono in vendita. Salvo sottintendere: i falsi sì però, quanti etti ne volete?
Con quel cognome PIerferdy deve aver vissuto un’intensa stagione di vituperio tra la seconda e la terza media salvo poi godere di salvacondotto per ogni malefatta, più o meno come gli ebrei dopo Auschwitz. Nella sua vita ha esaltato in ordine di sparizione Forlani, Woityla, Cuffaro e Berlusconi. Nel frattempo ha giustificato un collega pescato in albergo strafatto di coca insieme a due prostitute, ma sempre con la faccia di chi dice: mica mi prenderete in giro perché di cognome faccio Bordello?
No, ma spontanea sorge la solidarietà ai tanti Carlo Rossi.
Tutti conoscono la SantANCHE', la donna col cognome a forma di femore. Molti meno conoscono il partito che la candida (verbo, non virus): la destra. Simpatico l’accendigas che troneggia sul simbolo, a fare da affettuoso ricordo dei forni crematori tedeschi.
LEGA NORD
“Più vicini a te, più lontani da Roma”, questo l’azzeccato slogan coniato dagli abitanti di Velletri e Frascati. Nella foto Bossi, appena uscito da una trattoria, fa l’autostop.
PARTITO DEMOCRATICO
“Non cambiare il governo, cambia il paese”. Slogan del partito democratico è – orami pare chiaro –la pubblicità di una fabbrica di telecomandi. Quella di cambiare canale è infatti l’ultima pia illusione del corpo elettorale che invece si ritrova nove tasti per un programma che in fondo è sempre lo stesso. E il governo? Come sopra. Sarà che il partito democratico torna oligarchico?
UNIONE DI CENTRO
Uno che si chiama Pierferdinando Casini è come se si chiamasse Gian Galeazzo Bidè: parte a spron battuto e arriva in mutande.
Ha così suscitato le ire dei tabaccai e di tutti i rivenditori di francobolli col suo slogan: i veri valori non sono in vendita. Salvo sottintendere: i falsi sì però, quanti etti ne volete?
Con quel cognome PIerferdy deve aver vissuto un’intensa stagione di vituperio tra la seconda e la terza media salvo poi godere di salvacondotto per ogni malefatta, più o meno come gli ebrei dopo Auschwitz. Nella sua vita ha esaltato in ordine di sparizione Forlani, Woityla, Cuffaro e Berlusconi. Nel frattempo ha giustificato un collega pescato in albergo strafatto di coca insieme a due prostitute, ma sempre con la faccia di chi dice: mica mi prenderete in giro perché di cognome faccio Bordello?
No, ma spontanea sorge la solidarietà ai tanti Carlo Rossi.
LdF
la Par Sfotticio di LdFè pubblicata su http://www.bazar.it/
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