Siccome le associazioni di idee sono come quelle a delinquere la vicenda di Riccò, il ciclista trovato dopato al tour, mi fa venire in mente quella di Del Turco, il socialista.
Giorni fa un quotidiano di Riccò invece dei trionfi esaltava ciò che non aveva fatto. Non era scattato, non aveva vinto. Segno, diceva l'articolo, che non assume strane sostanze, segno che è umano, se perde. Una volta i beniamini erano quelli che vincevano, oggi ci si accontenterebbe che perdessero, ma regolarmente.
Una volta da un politico ci si aspettava che proponesse una nuova visione, riforme, nuove leggi. Oggi ci si accontenterebbe che osservasse le esistenti. Da di Pietro non ricordo una proposta: il suo successo sta tutto nel farsi tutore dell'ordine costituito. Un gregario, più o meno.
E' troppo sperare di poter tifare per un campione? Chi ci restituirà l'utopia di un futuro diverso invece che l'auspicio di un presente con meno rapine?
Il sangue di Riccò pare sia portentoso di suo. Forse Del Turco non c'entra.
Ma chi cade dalle impalcature, chi si sfianca nei campi o precipita nei forni, chi arde nel catrame o supplica per un posto da precario che se ne fa di un sindacalista semplicemente onesto?
Tanto vale darsi all'ippica.
4 commenti:
e si...
Mi piacerebbe realmente poter rispondere alla tua domanda. Chi ci garantirà un futuro migliore? Maaa... Forse dovremmo iniziare a garantircelo noi.
Ormai la società è una cloca e nostante l'abbellimento esteriore,i miasmi vengono fuori.
Per i soldi si vendono la dignità e le mamme.
Non so cosa dire. Forse sarebbe il caso di avere aspettative diverse, di provare a ricominciare a sognare. Non so se funzionerebbe, di certo se aspettiamo mediocrità l'avremo e anche peggio.
Posta un commento