domenica 27 luglio 2008

tessere o non tessere

Se, per ipotesi, foste costretti ad avere a che fare con qualcuno che vi estorcesse denaro, preferireste combatterlo a costo di soccombere o scendereste a patti? E poi, cos’è meglio, la poesia o il martello? La suggestione o l’azione? Il software o l’Hardware? Se la vostra squadra del cuore finisce in serie b ve la prendete con l’allenatore o pensate che in fondo con un altro al suo posto sarebbe stato peggio? Queste domande mi sono sorte nel seguire – distrattamente - il congresso di Rifondazione Comunista. Tessere, delegati, interventi, repliche, conte e abbracci: la cosa che sgomenta è osservare la liturgia, sempre la stessa, che ricorda i pianisti sul Titanic. Passata quella, si entra nel merito. Meglio combattere quel mostro che è il PD di Veltroni o capire che senza non c’è scampo? Meglio Ferraro cioè o Vendola? Meglio chi dice ripartiamo dai quartieri o chi vola alto sui mass media? Dopo la dichiarazione di stato d’emergenza il secondo ha dichiarato che si tratta di “brani di fascismo”, l’altro vi ha ravvisato un metodo per distrarre l’opinione pubblica dai tagli alla sanità. Chi ci ha visto giusto? Al di là delle preferenze, per arrendersi a scegliere ci vuole una delega pressocchè in bianco: solo questa autorizza ad affidarsi ad un ceto che ha annientato un partito che sognava il sorpasso sui DS. Ma senza quella classe dirigente le cose sarebbero andate meglio? Attaccata su tutti i fronti Rifondazione poteva raccogliere qualche voto in più? Dopo anni passati a farsi perdonare un – presunto – tradimento al primo Prodi, è stata davvero una colpa essere stati leali al secondo? Politica a parte, sono domande che forse riguardano una visione del mondo. Di risposta ognuno avrà la propria; Ci dite la vostra?

11 commenti:

duhangst ha detto...

Credo che tutto questo rifletta la confusione della sinistra. Che siamo? Come possiamo adeguarci ai tempi di oggi. La mia impressione aldilà di chi vincerà e che si potrebbe profilare un altra scissione e sarebbe una sconfitta per tutti. Non si ha bisogno di più partititi di sinistra, ma di uno che faccia sentire la sua voce.
Lo stato d'emergenza è un altra mossa demagogica.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Anch'io ho seguito molto da vicino il congresso di rifondazione e devo dire di non aver votato nessuna delle 2 che dici. Per me il problema è di coerenza.
Questo sistema, per essere abbattutto, ha bisogno della massima coerenza e che anche chi si dice di sinistra, abbandoni l'ultimo brandello di egoismo. Abbiamo manifestato contro cose, puntualmente votate in parlamento. Allora non è questione di Pd o altro, serve prendere la rincorsa per costruire un partito che dia epressione alla voglia di cambiamento; non una perenne zona grigia che consente agli altri ( democristiani) di vincere e poi fare quello che vogliono.Questo è quello che penso....

silvano ha detto...

E' finita. Ferrero ha staccato la spina, senza nemmeno rendersene conto. Morire inconsapevoli.

musa capricciosa ha detto...

Il Parolaio Rosso ormai la reputazione se la è mangiata da tempo. E "comunismo" fa solo rima con anacronismo, anche nella sigla nostalgica di un partito.

SCHIAVI O LIBERI ha detto...

Scusate, ma anacronistico secondo me è andare a fare alleanze con chi usa solo i nostri voti.

fabio r. ha detto...

ammetto di aver seguito poco, solo dai tg, ma l'impressione è quella di un partito che tra poco dovrà affidarsi al WWF per essere protetto dall'estinzione...
Che tristezza... :-(

leorso ha detto...

Tropa eutanasia non richiesta a sinistra già dai tempi di Ochetto...

musa capricciosa ha detto...

schiavi o liberi, non so se ti riferivi a me...comunque il miglior commento al riguardo l'ha dato a kio parere Yoshi, quello del blog di Buraku's dream, di Verona.

Imagine ha detto...

la sinistra ora non funziona perchè è in mano ad una classe dirigente immobile e incapace di concepire il futuro in senso progressivo.
quella di questo aprile non è stata una semplice sconfitta elettorale. ha segnato la sfiducia totale del popolo della sinistra nei confronti dei suoi partiti di riferimento; questo non poteva che comportare un bel punto, e un'accapo che ricostituisse intelligentemente una nuova sinistra: una sinistra che parlasse agli elettori delusi, che rispondesse degnamente alle loro critiche, che rispondesse alle urgenze italiane in maniera un po' meno superficiale, e soprattutto una sinistra democratica, attenta allo scempio che si sarebbe attuato (e che infatti si sta verificando) alle istituzioni con la vittoria di berlusconi. ancora, una sinistra che parlasse con parole nuove, con mezzi nuovi, ad ELETTORI NUOVI. invece niente, rinchiusi in una irritante retorica si ritorna a parlare di congressi vecchio stampo, falci e martello, sinistra antagonista... non c'è più differenza tra il PRC e le varie (imbarazzanti) sinistra critica, PCL, alternativa comunista etc... la speranza la incarnavo in vendola (illudendomi? chi lo potrà sapere) ma ha perso.. allora continuiamo così, verso l'anonimato e una cultura di destra che dilanierà la testa di questo paese.

maurob ha detto...

Penso che devono cambiare alcune cose a livello di interesse di partito.
L'idea da dove è nato il Pd non è male, l'qagito invece fa schifo ...
anche Rifondazione ha avuto discussioni interne che non hanno portato ad un chiara idea su cosa fare ..
insomma ce anche per rifondazione qualcosa da cambiare ..
come mai non vanno d'accordo ??
come mai chi non è stato eletto ha dovuto abbandonare l'aula invece di applaudire il vincitore ???
come mai spesso in questi partiti ce così tanta diversita...
anzi non è tanto la diversità il danno è che non riescono a trarre vantaggio dalla diversita ma solo danni ...

Anonimo ha detto...

saremo confusi.
e pure depressi.

ma non siamo stati capaci di curarci ed evitare il suicidio.

:-(