‘Un tuffo nel gossip’: Io Donna si intrufola nelle vicende sportive e mondane di famosi tuffatori cinesi: la chiacchierata Guo Jingjing e il suo capriccioso ex Tian Liang. Il copyright degli atleti cinesi appartiene allo Stato. Ma, travolti dall’ondata capitalistica pubblicitaria e mondana i due tuffatori olimpionici hanno disobbedito, facendosi ritrarre in molti spot ed esagerando con l’alchol alle feste. Lo Stato, quindi, è intervenuto con una nuova regola: gli atleti non possono più partecipare a eventi di promozione, firmare contratti con sponsor e partecipare a spettacoli di intrattenimento senza previa autorizzazione della federazione sportiva. La metà degli incassi va agli allenatori e alle associazioni sportive. Guo si è ravveduta – atto di contrizione: afferma di ‘appartenere allo Stato e che tornerà a fare la brava’. Mi importa relativamente delle scelte dei due giovani cinesi e dei loro colleghi. Trovo la regola statale cinese UNA GENIALATA. Voglio uno Stato italiano sponsor e direttore dei calciatori, (uno sport a caso) - che sostenga gli atleti nella formazione e preparazione e trattenga metà dei loro stipendi. E che li usi per costruire strade, scuole, ospedali e canili; per far funzionare i servizi, i treni, le poste, le industrie e per finanziare la ricerca (seria). Ipotizzo alcune prime conseguenze:
- le veline saranno meno ingolosite da ciuffi analfabeti à la Totti & Co;
- con meno calciatori ricchi e famosi in giro, qualche ragazza -scorata in partenza- punterà ad altra carriera: forse fra i culi che scalderanno le sedie a scuola o in ufficio, si scoprirà un QI meritevole di uno stipendio medio mensile da 1000€.
- Meno promesse, meno stelle, più disciplina: i calciatori nutriranno un ideale.
- Infine, tanti ragazzotti muscolosi disincentivati dal rincorrere una palla, potrebbero lavorare i campi di mele e pomodori e fare amicizia con giovani africani.
Questa piccola rivoluzione innescherebbe persino nuovi scambi culturali, sfocianti, auspicabilmente in una ‘convivenza internazionale dignitosa’. Noi, si potrebbe anche tornare a credere nell’essere umano, e che sto Paese non fa poi così schifo.
15 commenti:
Bella proposta non c'è che dire ma pensi che gli italiani siano così fedeli io penso che troverebbero qualche scorciatoia!
Ciao :)
Ho visto solo ora il tuo commento, grazie per la visita. Io penso che mi trastullerò ancora con questi problemi, come fai tu e come fanno, per fortuna molti altri. Condivido il desiderio di reincarnazione.
Ciao Gap
uè cannone, guarda che sono passato a commentare, solo mi sa che la discussione era morta da tempo, ossequi
@Fritz: Hallo! ma che tempismo...ti stavamo aspettando da mo'. Sat ben come se dis.. uno a spetar l'è mort
Sei una sognatrice senza speranze, proprio come me :-)
anfatti! ma mi rifiuto di accettare che facciamo così schifo, come umanità, che sarebbe meglio scontrarci con il pianeta rosso e ricominciare da capo!
andiamo avanti con i rimasugli di speranza e 'buona volontà resistente...'
Gli Italiani trovono delle svcorcatioe perche gli viene permesso di farlo ...
In cina non puoi prendere le scorcatoie perche non esistono ...
cmq bella storia ....
interessante ....
ciao buone vacanze
e ti segnalo...
"E non c'era rimasto più nessuno a protestare. Povera Italia! "
L'ultimo nostro post su
http://inciucinapoli.blogspot.com
cordialmente
clark :)
Una prospettiva affascinante.
Grazie per le tue visite e il tuo apprezzamento
mhmmm... eh si che genialata prendere ad esempio la "civile" Cina...
@Anonimo: la Cina è un po' grandicella per fare di tutta un'erba un fascio
Mi sembra una buona proposta, anche dalla Cina del capitalismo selvaggio e del comunismo sulla bandiera, possono venire trovate interessanti.
Non credo alle favole, figurati al fatto che sto paese non farebbe poi così schifo....
leggere l'intero blog, pretty good
imparato molto
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