giovedì 3 maggio 2007

Cadaveri in splendida forma

Un articolo sconcertante fa capolino oggi (2 maggio '07) fra le notizie di Yahoo. (http://it.news.yahoo.com/30042007/2/salute-paura-d-invecchiare-per-80-italiani-popol.html). Mi dicono che "invecchiare fa paura ad 8 italiani su 10 (82%)" . Ci armiamo alla lotta all'invecchiamento a 30 anni, già a 20 le donne.
A 35 anni, dunque, scopro di recare decennale ritardo sulla media nazionale, avendo comprato la mia prima (e credo unica) crema antirughe a 30 anni. Sconcertata mi chiedo se le mie amiche mi nascondano qualcosa…. Tipo che una bella fetta del loro budget è investita da anni in vasetti e lozioni, creme e magiche pozioni per mantenere TONICOLISCIOCOMPATTOETURGIDO ogni cm di viso e corpo? Ho paura! Forse non solo non me lo hanno mai detto, ma "delicatamente" mi hanno taciuto il mio avanzato stato di decadimento fisico? Rughe sulla fronte e sul collo che io – riflessa nell'occhio giocosamente innamorato del mio uomo – non colgo? Stringo i denti (finché posso…oggi li ho ancora tutti!) e vado oltre: " in testa alle preoccupazioni maschili c'è la perdita del vigore sessuale (31%), la minore tonicità del fisico (24%) e l'inesorabile aumento del peso (16%). L'incubo delle donne invece sono le rughe (28%), la perdita di tonicità (24%) e il sentirsi meno desiderata dal partner (15%)". Sollevata, rifletto che tali spaventevoli calamità naturali non appestano il mio partner e sospiro al pensiero che, da Donna Cannone, tonica non lo sono mai stata – dunque oggi non ne soffro… Nulla da eccepire su alcuni rimedi proposti per mantenersi in salute - come palestre e centri fitness, cura dell'alimentazione, sesso e movimento. Ma ora, tonificata di energizzante autoironia, vi confesso che realmente mi sconcerta l'affanno palestroso di milioni di italiani a scongiurare l'età che avanza. Risuona dal monitor come un urlo soffocato nel silenzio della sauna. Sul vetro le dita hanno tracciato il terrore della vita e della morte senza senso. Nella sauna, credo, si è smagrita e disciolta la preoccupazione di mantenere scattante e attiva la mente, l'investimento per coltivare interessi, hobby e passatempi, il massaggio affettuoso dell'amicizia. Non ricordo filosofi che abbiano paragonato la vita ad un tapis roulant. Forse bisognerebbe dirlo, a questi milioni di atletici italiani, che rischiano di correre a un destino di arzilli e tonici cadaveri smaglianti… Un cordiale saluto, La Donna Cannone

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