lunedì 7 gennaio 2008

Imbarazzanti talloni screpolati

Mesi fa in televisione una pubblicità mi proponeva rimedio ad un fenomeno estivo piuttosto imbarazzante: i talloni screpolati. Con un certo pudore, lo ammetto, in estate il problema mi attanaglia. Forse questa preoccupazione è viva tutto l'anno per feticisti del piede e amanti del genere; per me, che osservo malinconica lo sfumare dell'abbronzatura man mano che si abbassano le temperature, questo delizioso strumento estivo di seduzione che fa capolino da sandali esotici o su cui fioriscono anellini ed unghie smaltate, ora non è che un vezzoso ricordo.
A dicembre la Donna Cannone è bardata come lo yeti, il piede avvolto in calzettoni multi-strato e stivaloni o moon boot. Sotto la sciarpa, sospira come un'eroina di Liala scotendo le trecce e ripensando commossa all'estate. Dal berretto di lana l'occhio spunta a mo' di telescopio e constata: nei mesi invernali anche i più audaci frenano dal sedurci con generose porzioni di pelle.
Suvvia! Distolta dalla preoccupazione per i talloni, posso volgere il pensiero ad altre considerazioni. Smanio, per esempio, per la curiosità di sapere… hmm… Cielo! Non mi viene in mente niente! Beh sì, vorrei sapere cosa frulla nella testolina di certe turiste: ieri ne ho colta una che passeggiava nel bosco dandosi cipria e rossetto. Forse – beata lei! - aveva appuntamento con un fauno giocoso. Sono incuriosita dalla rinnovata diatriba sull'aborto, con la chiesa che scalpita per cementare la sua presa su coscienze intorpidite dal calore dei caminetti accesi in attesa di babbo natale, su menti occupate a contare le calorie ingurgitate ruminando torrone e pandoro o pregustare lo shopping dei saldi. L'altro giorno a Merano, mentre osservavo uno Schützen vestito di tutto punto, come appena uscito da un racconto di Luca De Feo "in mano una fetta di strudel strozzata come uno gnocco" (Condominio Gocciadoro, Luca De Feo, Ed. Curcu e Genovese), dalla radio emanava fetore del Sud: quintali di immondizia non smaltiti, dati alle fiamme, gestione camorristica del rifiuto solido urbano. Mi sono chiesta cosa unisca uno Schützen a un napoletano, racchiusi come allo zoo in un confine disegnato a tavolino. Persino la carta di identità dei nostri tiroler è verde bio. Mi accorgo, però, che oggi non sono in grado di affondare le mani in tanto goloso paciugo mediatico. Vorrei chiedere un suggerimento su cosa proporvi di interessante, avvincente o socialmente utile, al signor Edoardo. Ma non so dove trovarlo. Non mi resta che affidare a Trentinario questo scritto, sperando che Edoardo mi risponda.
Per ingannare l'attesa, dò un'occhiata al calendario e conto: 75 giorni alla primavera! Posso ricominciare a preoccuparmi per la linea, un nuovo taglio di capelli e un nuovo look. Pregustare il gioco della seduzione per la prossima stagione dell'amore! Ciaooooo, vado a incremarmi i piedini e a prenotare il pedicure! (Hai visto mai che Edoardo mi chieda di uscire con la scusa di discutere qualche argomento interessante…!?).
06.01.08

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)