martedì 17 maggio 2011
perdere si può
Scommettiamo che?
48 a 41 è un divario da vittoria annunciata. Pisapia poi è figura preparata e la sua campagna ha saputo parlare a tutti. Dall'altra parte Moratti comunica distacco, non trasmette nè speranza nè progetti. I partiti che l'appoggiano sono in guerra sempre meno sotterranea e i loro leader appartengono sempre più vistosamente al secolo scorso. Comunione e Liberazione è osteggiata dalla Lega che a sua volta sconta le prediche di Tettamanzi. La città vuole guardare avanti, andare oltre. Presentarsi all'expo non con gli stessi palazzinari che trent'anni fa misero su Milano 2. Un'intera generazione il fascino delle soubrette di canale 5 non lo conosce: i suoi modelli sono su internet.
I nonni, quelli della tradizionale Milano solidale, del Pio Albergo Trivulzio, hanno capito che non sarà una dama che si occupa di petrolio ad assicurare loro una vecchiaia degna.
Eppure ce la faranno. La vinceranno, la scommessa. Come con Rutelli al ballottaggio con Alemanno. Veltroni e compagni ce la metteranno tutta. Per perdere.
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