Macchè Steve Jobs, altri sono gli inventori che hanno segnato il secolo.
Se c'è una cosa in cui è riuscito è il marketing, col suo marchio e la linea dei suoi prodotti. Dicono abbia reso l'uso del computer più agevole: le sue icone sono immediate, certo.
Ma la nostra è una civiltà alfanumerica. I simboli che appaiono sullo schermo Apple invece, ricordano, concettualmente, gli ideogrammi cinesi. E cosa hanno prodotto i cinesi, con la loro forma mentis, in matematica? Nulla.
Le icone, oltretutto, sono sempre le stesse, standardizzate, come i compiti che indicano. Programmare invece vuol dire utilizzare la macchina, darle i comandi corrispondenti ai propri specifici bisogni. Ma viene descritta come un'operazione da ingegneri; e allora ci vendono questi simboli da cliccare, tutti uguali, per scrivere o calcolare.
Ha reso pigri, insomma, una serie di cervelli, Steve Jobs, e i suoi computer non sono migliori degli altri.
Questo, più o meno, mentre attorno era tutto un compianto morsicare di mele, ha dichiarato Roberto Vacca.
E a noi, uno così, sta simpatico.
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