lunedì 17 ottobre 2011

lettera aperta

Euregio dott. Dellai, scriviamo questa lettera per testimoniare e, nel nostro piccolo, favorire la necessità che lei ha espresso di dare un inno e una bandiera a quel subcontinente che va da Roverto fino a Innsbruk. Probabilmente i pescatori del Leno ignorano l'esistenza delle sorgenti dell'Inn. Perfino più di quanto il Trentino medio sia all'oscuro di Sondrio o Pescara. E dalle parti di Pergine, Carinzia è nella migliore delle ipotesi un vezzeggiativo tra malgari. Eppure lei afferma che, da Ala fino a chissà quale trattoria asburgica ai margini della Bavaria, ci sia una peculiarità, e che sia la stessa. In cosa consista, alcolismo a parte, deve sfuggire a molti se lei stesso, per identificarla, afferma l'urgenza di un logo. Le sue dichiarazioni giungono a margine del gruppo europeo di collaborazione transfrontaliero. Organo che si riuniva per la prima volta, e non possiamo che accogliere con soddisfazione l'incontro. Con una raccomandazione però: ancora un paio di riunioni e vi scolate tutta la cantina. E poi, in cosa lo inzuppate, 'sto logo? Con provincialismo e autonomia Poldino

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