domenica 2 dicembre 2007

Figli di……. (O il Paese dei cachi)

Frequentando per lavoro degli uffici provinciali, mi colpisce il numero di uscieri e la reverenza con cui ti apostrofano "dottore" e "dottoressa". L'ultima "usciera" che ho conosciuto è talmente sollecita da farmi sospettare un plot americano: la sera si trasforma in una psycho-nonnina acquattata nell'ombra per sgozzare i laureati del quartiere. Restando in metafora cinematografica, invece, gli uffici privati per cui lavoro, ricordano scenette à la Pozzetto. Direttori e dirigenti con la terza media o un diploma superiore e abilità tecniche tali da "guarire PC malfunzionanti con la sola imposizione delle mani" o parlare con la macchina del caffè ("farai il caffè solo quando te lo dirò ioooooooooo"). Chi telefona, scrive o manda fax alla loro attenzione, solitamente dà per assunto che siano "dottori". Altrettanto solitamente il diretto interessato abbozza, tavolta abbassa lo sguardo, più spesso fa stampare senza qualifiche i biglietti da visita di tutto lo staff, onde evitare di trovarsi in imbarazzo in riunioni, seminari, workshop etc. Detto questo, voglio condividere con voi una chicca di recente scoperta, che ci illumina sul valore di titili, qualifiche, ed esperienze maturate. Seguitemi… Titoli che danno diritto alla preferenza a parità di merito (art. 5, comma 4 del D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 e successive modificazioni ed integrazioni) 1) gli insigniti di medaglia al valor militare 2) i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti 3) i mutilati ed invalidi per fatto di guerra 4) i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato 5) gli orfani di guerra 6) gli orfani dei caduti per fatto di guerra 7) gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato 8) i feriti in combattimento 9) gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra nonche' i capi di famiglia numerosa 10) i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti 11) i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra 12) i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato 13) i genitori ed i vedovi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti in guerra 14) i genitori ed i vedovi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra 15) i genitori ed i vedovi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato 16) coloro che abbiano prestato servizio militare come combattenti 17) coloro che abbiano prestato servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, presso il mart 18) i coniugati e i non coniugati con riguardo al numero dei figli a carico 19) gli invalidi ed i mutilati civili 20) i militari volontari delle forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma Ai sensi della L. n. 407/1998, sono equiparati alle famiglie dei caduti civili di guerra, le famiglie dei caduti a causa di atti di terrorismo consumati in Italia. La condizione di caduto a causa di atti di terrorismo, nonché di vittima della criminalità organizzata, viene certificata dalla competente Prefettura (per le Province di Trento e Bolzano dal Commissariato del Governo), ai sensi della L. n. 302/1990. Per la documentazione necessaria, rivolgetevi agli uffici competenti, grazie. Se volete candidarvi, questo è un estratto dal Bando di concorso pubblico per esami per la copertura di n. 1 posto a tempo indeterminato della figura professionale di assistente ad indirizzo linguistico/turistico, categoria c, livello base, prima posizione retributiva , presso il Mart. Un cordiale saluto, La Donna Cannone

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