Un'alleanza tra le chiese del Nord Est contro il maligno
- "Centinaia di trentini ricorrono all'esorcista" titola il Trentino Corriere delle Alpi lunedì 17 dicembre. Di primo acchito, penso ad una trovata natalizia, spero in una mossa di marketing emozionale del PR di Ratzinger, un colpo di reni autoironico per portare più gente in chiesa col sorriso…. Spulcio l'articolo, con tanto di intervista all'esorcista: macché! la cosa è "seria" (?). Per tentare di entrare in questo tema mondiale, è necessario intendersi almeno sul significato comune di alcune parole (senza pretesa di considerazioni teologiche): "esorcismo": da "esorcizzare" dal greco exorkizein 'scongiurare', composto di ex- rafforzativo e horkizein 'giurare'. Relig.: liberare, purificare dal demonio mediante esorcismo; cacciare, espellere dall'indemoniato o dall'ossesso mediante e. " Esorcismo": in molte religioni, rito generalmente magico, per mezzo del quale si allontanano demoni o spiriti malefici o li si espellono dalle persone di cui si ritiene che si siano impossessati. Nel cattolicesimo e nella chiesta ortodossa, rito per mezzo del quale si espelle il demonio dal corpo dei battezzandi, ovvero dal corpo degli ossessi o da oggetti, cibi, animali, luoghi. Demonio: nelle religioni ebraica e cristiana, spirito maligno che incita l'uomo al male. (…) (Lo Zingarelli 2001, ed. Zanichelli). Abbocchereste? Mi trovo un po' in difficoltà: 'spirito maligno, male, purificare dal demonio', sono concetti vaghi, c'è addirittura un riferimento a riti generalmente magici.. Potremmo proseguire ad libitum questa catena lessicale, giungere ai confini della realtà, abbracciare Asimov, Giordano Bruno o il parroco di Besenello. Non resisto alla tentazione di fare le pulci a questo articolo (sarà il maligno che si vuole impossessare di me?).
Vi invito a seguirmi, il percorso è gustoso: I vescovi del Triveneto, riuniti a Zelarino, in provincia di Venezia, hanno deciso di unire le loro forze per aiutare "i fedeli in grave situazione di sofferenza, attraverso la presenza di sacerdoti ed esperti", ricorrendo "ove necessario, all'esorcismo". (…)La prima fase dovrà essere "di ascolto e discernimento dei singoli casi per definire la vera natura del disagio", allo scopo di capire se derivi da "motivi di carattere psichico-psichiatrico o superstizione o reale azione del maligno". Ma l'esorcista della curia di Trento, attivo da oltre 10 anni per nomina vescovile, intervistato svela " non ho studiato psicologia o psichiatria". Ribatte il giornalista: Se non ha studiato queste materie perché è stato scelto? «Il vescovo mi ha chiamato perché non fuggivo la preghiera». La contraddizione tra una pratica pluriennale e gli intenti vescovili è palese. Andiamo oltre: Giornalista: Esiste il diavolo? Esorcista TN: «Che esista non c'è dubbio. Che in questi casi sia il diavolo ad agire ho sempre il dubbio. Mi piace averlo. Non si sa mai come è fatta la psiche umana. Con una certa sicurezza l'ho avuto di fronte un paio di volte» Giornalista: Come fa ad essere sicuro che fosse proprio il maligno? Esorcista TN: «E' una certezza che ho solo dopo, quando vedo che un problema grosso si risolve per il mio semplicissimo intervento». Non sono particolarmente convinta, e voi? L'esorcista non ha dimostrato né l'esistenza del diavolo, né cosa avvenga nei fumosi episodi in cui se l'è trovato di fronte. Provo piuttosto pietosa comprensione per le persone che li hanno vissuti: nei casi di grave sofferenza l'essere umano si rivolge a chiunque gli palesi un seppur minimo sollievo o giovamento (e non entro ulteriormente nel merito).
Vediamo, ora, un interessante parallelo fra l'intervista Giornalista: A cosa si riferisce quando parla di problemi grossi? Esorcista TN : «A maledizioni ricevute ad opera di parenti o dagli stessi genitori e dai nonni». Giornalista: Addirittura dei genitori. Hanno influssi anche fisici? Esorcista TN : «Psicologici in primo luogo e a lungo andare anche fisici. Sarà per suggestione o chissà quali motivi (…)». Giornalista: Qual è il suo modo di operare? Esorcista TN: «Io prima le ascolto (le persone). Lascio che dicano quello che c'è dentro il loro cuore. E poi cerco di aiutarle a rivolgersi al Signore. Prego con loro». e quanto leggevo giusto un paio di sere fa su "Sappiamo cosa vuoi – Chi, come e perché ci manipola la mente" di Martin Howard, Ed. Minimum Fax, Roma, 2005: Le sette e i metodi che utilizzano (…) Le sette reclutano l'85% dei nuovi adepti attraverso le famiglie. L'85% delle persone entrano in una setta perché gliene ha parlato un amico o un conoscente. (…) I membri della setta sono incaricati di portare un amico, un collega o un familiare alla proiezione di un filmato introduttivo sulla setta o a una cerimonia. (…) Secondo il modello BI-TE le sette agiscono anche sul controllo delle informazioni: inganno, pesante censura sulle informazioni interne ed esterne, spionaggio, propaganda e sollecitazione a rivelare i propri segreti. (pag. 138 e segg.) Dubium sapientiae initium Che dire? Presa fra l'incudine di minacciosi amici e parenti e il martello di suadenti guaritori, vi lascio un concreto e attualissimo pensierino natalizio: nei periodi festivi, con picchi a fine luglio e prima di natale, si registra l'escalation di omicidi in famiglia. Fra le cause, intolleranza allo stress, depressione e un generico moto di rivolta dell'ego frustrato che pensa "a me non la si fa" (testuali parole, servizio in onda su Radio Rai1 alle 19.00 ca del 17.12.07). tanto lavoro, ancora, per esorcisti, maghe e magoni. Che volete che vi dica? Ho gli occhi verdi e i capelli rossi: prima che scatti la nuova caccia alle streghe vado a farmi la tinta! Buone feste! La Donna Cannone * Il buon senso è il principio e la fonte dello scrivere. (Orazio)
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