"Si può fare" era il titolo di un film in cui anni fa Bisio nei panni di uno psichiatra curava dei pazienti affidandogli compiti di falegnameria. Uno di loro, il più apatico, incapace a tutto, veniva eletto presidente. Sarà questo, pensiamo, il destino di Perferdinando Casini. Vada come vada questo instancabile percussore di cerchi e di botti, questo statista che invoca un'alleanza contro Berlusconi e un'altra al suo fianco, questo equilibrista a dondolo, a qualcuno, chiunque vinca le elezioni, troverà il modo di chiedere il conto.
E davanti a palazzo Chigi o sulla soglia del Quirinale ci toccherà vederlo proclamare, come in certi vecchi poster del suo partito: io c'entro.
Scommettiamo?
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