sabato 19 febbraio 2011

un sospetto demcratico

Il partito che doveva essere il contrario del fascismo, Futuro&libertà, perde pezzi. A comprarli, pare, è il presidente del Consiglio. Non si vede, del resto, che differenze ideali, a parte l'ordine dei fattori, tra La Russa e Adolfo Urso. E' logico quindi che a prevalere siano ragioni speculative. Dopotutto a passare nelle file della maggioranza sono stati anche deputati di altri partiti: dall'UDC all'Italia dei valori. Segno che la carne è debole, e certi argomenti non convincono solo Ruby. A resistere, gli esponenti del PD. I deputati che siedono a fianco di Bersani non si spostano: indefesssi, incorruttibili, insensibili alle lusinghe del denaro.
A meno che più che per cambiare casacca, quelli del PD non siano pagati per continuare a fare l'opposizione nel modo in cui l'hanno fatta in questi anni.

1 commento:

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Post bellissimo, oltre che del tutto condivisibile :)