mercoledì 23 febbraio 2011
Sanremo: il nostro vincitore
Evviva Davide Van De Sfroos. Mentre La Cruz confessava un tradimento, Battiato confermava la propria alienazione, i Modà parlavano di lune e primavere, mentre Vecchioni vibrava per un mondo migliore e qualcun altro per le solite rose, a Sanremo il cantante padano nella suo dialetto ha interpretato una storia piena di oggetti, dall'Iphon alle infradito, di Red bull e tette rifatte, di "pulenta e cuba libre" che dandogli voce sbeffeggia tanti che nel suo accento ci avranno trovato di che inorgoglirsi. Invece quella della canzone intitolata Yanez era una spiaggia in cui il settentrione brulica e sfila, ma soprattutto striscia, un affresco pieno di corpi brianzoli con i nomi di pirati ma che sembrano "granchi in processiun".
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