sabato 19 febbraio 2011

I say yeah yeah (di globalizzazione e diritti umani con Kennedy & Blair)


«The answer to stopping sexual tourism is very straightforward: Prosecution- Anche se alcuni governi non combattono il turismo sessuale per timore di rimetterci economicamente, noi tutti dobbiamo appoggiare il processo e la condanna del turismo sessuale.»
La conferenza «Globalizzazione e diritti umani» organizzata a Trento lunedì 14 febbraio dalla Fondazione Caritro (Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto) si chiude con questo “slogan”. Ha solcato oceani, sorvolato cime innevate, sopportato il jetlag – e, forse, incassato un lauto rimborso – per venircelo a dire, la signora Kerry Kennedy.
Ma poteva stare a casa.

Se non aveva voglia o non era capace di condividere informazioni e notizie, dare una visione nuova del fenomeno, apportare una prospettiva non scontata.
Invece no - Lady Kennedy carrella su momenti scioccanti di gioventù: l'omicidio del padre; la scoperta che un amico di famiglia picchiava la moglie; un amico gay all'università poi morto di AIDS. E ci dice – con americana ingenuità – il senso di ingiustizia che ne ha provato.
Quando ha scoperto che omicidio, percosse e violenze sono reati codificati si è sentita meglio e ha deciso di votarsi alla lotta ai cattivi.
Quanti film di indiani e cow-boy avranno contribuito alla sua scelta professionale?

Pubblico italiano, (ergo cattolico, per lei) sotto al palco di Trento sentiamo che ha frequentato il Sacro Cuore. È dunque una traiettoria senza cedimenti quella che le fa dire «le cose possono cambiare – basti pensare al Sud America dove oggi regna la democrazia. Tranne che a Cuba».

Lady Kenndy, bastava una telefonata.
C'è pure skype; è così comodo.
Ok, al limite, una video-conferenza.
(E poi, come dire?, certe sue opinioni le potevamo immaginare).


Perchè, perché una ragazza fortunata....
L'intervento che apre la serata, in realtà, è quello di Lady Blair.
Ragazza fortunata dopo una partenza in salita.
La Blair esordisce raccontando di essere cattolica in un paese protestante.
Dopo la laurea in giurisprudenza, il lavoro fu offerto a un collega - maschio - e non a lei. Per questioni di genere. Dice.

Rifattasi di questi smacchi, la ex first lady inglese - oggi ambasciatrice della Asian University for Women in Bangladesh – conclude con convinzione «studiare mi ha cambiato la vita. Lo studio può cambiare la vita delle donne. E se le donne partecipano alla società, la società cambia»


Ond'elli m'assentì con lieto cenno
A questo ennesimo affronto all'informazione, alla riflessione, al buon senso, indignati all'uso maleducato del nostro tempo che hanno fatto Caritro e le signore, scavalchiamo il pubblico nelle poltroncine del Centro Servizi S. Chiara.
Pubblico che non ha smesso di annuire, di applaudire, di assentire.

Quando restituiamo le cuffie per la simultanea al guardaroba lamentando educati che 3 su 3 non funzionavano, la signorina ci redarguisce: bastava cambiarle.
Ci scusiamo dunque per esserci aspettati un servizio che funziona.
Per esserci attesi una serata non banale.

Radunate centinaia di persone per farsi ascoltare con popo' di nomi come quelli delle due ladies, ci sembra obbligo morale avere qualcosa da dire.
Importante.
Aggiornato.
Utile.
Non banale.
la lista può continuare


Abbiate il coraggio di stare a casa
quando non avete niente da dire. 
DC

4 commenti:

Luciano Ardoino ha detto...

Beh, che dire; fantastico.

E se permetti (naturalmente col link) te lo "rubo" e lo inserisco nel mio.

Cordialmente

Anonimo ha detto...

Buongiorno - Prego, rubi pure & Grazie
DC

M ha detto...

lo dico sempre io che siete mitici :)

Anonimo ha detto...

troppo buona, ma grazie, che iniziamo bene la giornata!
DC