domenica 31 luglio 2011

2_d_2 (o troppa grazia per il popolo bue) § I

§ 1. Scaglio la prima pietra
Ho visto cose che voi nonesi non potevate nemmeno immaginare...

Segno di Taio (Val di Non) - 23 luglio 1881
Fa freddo e piove, in questa sera di estate.
Nelle case buie la gente dorme.
Dentro un fienile, solo pochi, seduti sul paglione, fanno filò.
Luce fioca, notizie di matrimoni, pettegolezzi sulle nascite, su qualche morte. Leggende? Chi racconta di Mezzolombardo, a 20 chilometri da macinare a piedi su strade sterrate, un altro è andato in bicicletta (di ferro, pesante), lungo il Noce, fino a Lavis - "ma, no, lì no l'è pu' el Nos, gh'è l'Avisio".
I più fortunati si muovono seduti su un carro di buoi.
E Trento? Come sarà? Nessuno, intorno al paglione, lo sa.
Bisogna aspettare domani, per chiedere al Bepi.

Segno di Taio (Val di Non) - 23 luglio 2011
Lo stupore che ci sgrana gli occhi appena entrati, in una sala del Museo Kiniano, per i colori dei costumi - rossi verdi dorati e così brillanti – per i mascheroni arzigogolati.
Il gruppo folk Kathakali, del nord dell'India produce un suono assordante con due piccoli tamburi e lo sbatacchio di due grossi sonagli in metallo pesante, mentre in sottofondo va la nenia cantata da un brahmino. Due uomini travestiti da uomo e da donna o forse archetipi di un amore contrastato o forse agghindati da divinità, si muovono, agitano una spada e ogni tanto lanciano gridolini.
Lo stupore presto cede il passo a un terrore annojato. Con sgomento ci guardiamo, le mani sulle orecchie.



rimgrazio Victor per le foto

L'ultima danza è un girotondo - uomini e donne avvolti in teli modesti, a piedi nudi – girano per mano e cantano. Un po' come facevamo all'asilo, e come ho visto fare agli indiani Sioux, e ai brasiliani. Valeva la pena farli volare dall'India (e a spese di chi?) per fare un girotondo? Alziamo i tacchi. Sgomenti.
I decibel pacati della pioggia di notte sono balsamo per le orecchie.

Casa dolce casa
Solo attraversando un ponte mentale che dal 1800 viene al 2011 apprezzo il portato di "Note comuni, identità diverse" organizzata dal Cinformi dell’assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza in collaborazione con Trentino Mondial Folk e con le amministrazioni locali.
Chi, nel luglio di 100 anni fa nella frazione nonesa di Segno, sapeva cos'è l'India. E dov'è. Nessuno desiderava la musica indiana. Nessuno si chiedeva che faccia avesse, un indiano.
E perché avrebbe dovuto?
Nel 2011, guardo il pubblico: nonesi con le birkenstock e donne e bambine indiane in coloratissimi abiti, mamme nonese si alternano nelle poltroncine a uomini col turbante, credo siano sikh.
Che cosa penseranno, i nonesi in sala?
E cosa, questi indiani radunati in un piccolo paese della Val di Non?
Pensa ognuno un rassicurante "casa mia, casa mia, per piccina che tu sia, tu sei sempre una badia?"
In hindi (forse) : मेरा घर, मेरा घर, छोटी सी लड़की हो, तुम हमेशा एक अभय हैं

Nascerà poi l'amore, fra un noneso adolescente e una giovane indiana?

23 luglio 2111
Sincretiche danze folk noneso-indiane muovono danzatori mulatti sullo stesso palco.


DC
(to be continued...)




1 commento:

Donna Cannone ha detto...

Mi dicono che sono reperibili info sul tipo di danza, la sua storia e il suo significato, quindi cercherò e aggiornerò
DC