in luglio perché fa caldo, in novembre perché il cielo è lugubre, spesso - non c'è forse un momento ideale o un giorno lieve per interrogarsi sul senso della vita.
Non so nemmeno se sia una domanda così frequente, fra la gente, mediamente.
Ogni tanto mi ci imbatto. E puntualmente sento la mente intrappolata in una stanza con materassi di gomma alle pareti.
Che giornate pesanti.
Rimetto tutto in discussione. Chi sono? Cosa faccio? Che cosa voglio fare? E dove? E, poi, perché?
L'ape che mi svolazza ora intorno ai polpacci, presumo, non si dibatte in questioni esistenziali. Segue un profumo, annusa i fiori e decisa si dirige dove trova di che fare il miele.
Le risposte che troviamo non sono, forse, che un – patetico – temporaneo – autoconvincimento?
Se morissi adesso, che cosa avrei lasciato nel mondo? Quale sarebbe il mio contributo affinchè, come in tanti ci illudiamo, fosse diventato un pelino migliore?
A volte la morte mi appare come un sollievo. Una pausa da questo infinito gioco dell'oca.
Poldino mi dice che se uno fa un'affermazione del genere, non sta bene.
DC
domenica 10 luglio 2011
Il senso, in che senso?
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4 commenti:
non so se annusi i fiori, ma se vola attorno ai tuoi polpacci sei proprio sicura che l'ape segua un profumo?
poldinoooooooooooooooooooooooooooooooooo
malandro
dc
a volte i cicciosauri ritornano...
bentornati i cicciosauri!
DC
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