martedì 12 gennaio 2010

Dalla finestra di fronte


Mi piace postare il mio primo intervento all’inizio del nuovo anno, ma non c’è nulla di premeditato in questo. È solo che la fine di un anno e l’inizio del nuovo è sempre un momento catartico per me, come per tanti. Momento di bilanci e rendiconti. E io questo momento l’ho trascorso in una casa di fonte alla mia, dalle cui finestre ho osservato i luoghi della mia vita e della vita di chi vive nella stessa mia casa.
La casa di fronte è la Germania e la mia casa è, naturalmente, l’Italia.
Ogni volta accade, magicamente, la stessa cosa: mi basta valicare le frontiere del mio Paese per vederlo nella sua interezza ed osservarlo con sguardo straniato e, pertanto, più lucido...almeno dal mio punto di vista!
Mi è bastato trascorrere 4 giorni a Monaco di Baviera per capire tante cose.
ero circondata da italiani...non solo quelli che erano partiti con me, ma le centinaia che hanno invaso la città per il Capodanno e che in perfetto stile itali(di)ota andavano in giro in gruppetti urlanti slogan da stadio (i più giovani) o passeggiavano sfoggiando lussuose pellicce e borse firmate (gli adulti un po’ attempati). Ovviamente l’accoglienza che poi veniva riservata anche agli italiani che non rientravano in nessuna di queste due categorie non era delle migliori...camerieri e avventori “autoctoni” non nascondevano sguardi e sorrisini misti di sdegno e disprezzo.
E qui sta la differenza, a mio avviso.
Anche i ragazzi tedeschi in gita a Parigi (o gli inglesi) non passano certo inosservati: parlano ad alta voce nella metro, dove solitamente non si ode che un sommesso brusio, ridono sguaiatamente, si ubriacano, affittano vistose limousine sulle quali scorazzano urlanti e fuori controllo sugli Champs-Elysées. Eppure, non ho mai visto nessuno guardare questi personaggi, né tanto meno i loro connazionali più compassati, con il sorrisetto di disprezzo che viene spesso riservato a noi italiani (cafoni o meno) in vacanza all’estero.
L’impressione è che i nostri vicini europei (non solo tedeschi) vedano gli italiani tutti come un popolo devoto all’apparenza e alla caciara, ben incarnato da quelle macchiette irrispettose o altezzose di cui ho parlato prima. Dopotutto è così che ci descrivono e rappresentano anche i francesi: abiti firmati, grandi sorrisi, pacche sulle spalle, risata sguaiata, occhiali da sole e atteggiamento da star dei rotocalchi scandalistici.
Questa caricatura è vecchia: gli italiano che vivono Oltralpe se la sentono ripetere da decenni, ma non ricorda qualcosa di ben più recente? Qualcuno? Mi fa pensare che l’essenza dell’italiano medio sia davvero quella che mostrano certi gruppi di nostri connazionali in vacanza all’estero e che sia per tale ragione che oggi l’Italia si riconosce in un Presidente del Consiglio che riprende esattamente questi tratti caricaturali, anzi, ne è l’incarnazione stessa.
Durante questi 4 giorni ho avuto il dispiacere di ascoltare una persona, che faceva parte del gruppo di amici e conoscenti con cui sono partita, parlare della politica italiana e difendere con toni e propositi molto accesi la politica del Governo in carica e, in particolare, il Presidente del Consiglio. A sentir parlare (dovrei dire abbaiare e ringhiare) questa persona, l’Italia è esattamente quella che racconta Silvio Berlusconi, ovvero un Paese sotto scacco dei comunisti (descritti dal mio “interlocutore” come degli assassini e identificati nei membri del PD, di Rifondazione Comunista – ho cercato di spiegargli che non è più in Parlamento, ma non è servito – nei magistrati che hanno istruito i processi contro Il Cavalier Berlusconi e in quelli che hanno dato il via a Mani Pulite, che secondo lui non è stato altro che un tentativo di golpe) e gravemente minato dall’evasione fiscale (udite udite!) dei professori delle scuole medie e superiori che fanno lezioni private a nero. Qui sintetizzo, ma l’argomentazione era condita anche da riferimenti “storici” ai partigiani assassini (anche loro), alle pesanti influenze della Russia stalinista (!!!) sull’Italia, ecc..
Perché vi racconto questo? Perché a me questa (brutta) esperienza ha mostrato che in Italia c’è tanta gente, di qualsiasi estrazione sociale e livello d’istruzione, che crede in Silvio Berlusconi ed in uno spietato individualismo; che riesce a incanalare il proprio disprezzo verso chi guadagna 1200 euro al mese ed arrotonda con lezioni private, piuttosto che verso chi guadagna milioni di euro all’anno e porta i propri capitali all’estero evadendo il 100% delle tasse; gente che non mira ad un’Italia migliore, ma solo ad una vita migliore per sé ed i suoi cari, con ogni mezzo; che invece di pensare a come combattere l’evasione risolve la rabbia per chi evade in tutta tranquillità mirando ad acquisire il potere che permette di farlo; che parla di tassazione uguale per tutti, qualunque sia il reddito, perché non è giusto che chi guadagna di più paghi per chi “non è stato abbastanza bravo” da avere successo; che considera gli immigrati bestie da soma, che non hanno diritto di cittadinanza nel Paese che contribuiscono a far cresce con il loro lavoro. E se stiamo ai risultati delle urne e dei sondaggi, più della metà dell’Italia la pensa così.
Bé, e allora anche sul mio viso si disegna una smorfia di sdegno guardando cosa siamo diventati. Anzi, cosa sono diventati, perché io faccio parte della minoranza e ne sono fiera. P.S. GRAZIE A DC PER L'ANNUNCIAZIO' E LA CALOROSA ACCOGLIENZA

4 commenti:

dioniso ha detto...

Benvenuta alla nuova bloggheressa anche da parte mia.

Interessante il tuo post. Soprattutto per me che vivo in Germania.

Parvati, ho appena dato uno sguardo al tuo profilo e ho trovato che ci sono diverse coincidenze con il mio profilo.

Un saluto

Parvati ha detto...

Un caloroso grazie Dioniso!

In effetti abbiamo alcune letture e film in comune...
Vado a sbirciare il tuo blog, magari racconti qualcosa in più sulla tua esperienza in Germania...

Ciao!

fabio r. ha detto...

Willkommen von Mir auch! mi fa piacere leggerti e l'esordio è proprio un bel post, molto vicino alle mie corde!
Bis bald also.
Ciao, fabio

Parvati ha detto...

Grazie mille Fabio!

Questi commenti sono un bell'incoraggiamento a scrivere presto un altro post;-)

A bientôt!