martedì 31 agosto 2010

Much Ado About Nothing? (per una fettina di culo in più)

SMS di S.C., 31.08.2010 ore 18.45: «cattolici: le ragazze vendono la fede a 80euro. islamici: forse a 60 o 100 euro. Che animal farm»
risposta con lettera aperta

in questa Nsima serata di nullità 3ntina, in attesa che l'autunno ricarichi le molle delle associazioni culturali, cineforum e corsi vari, cosa rimane se non meditare sulla vanità?
La vendita della fede e degli altari - religiosi o politici, fa poca differenza.
Mi scosto e godo il circo - i veri freaks - e come tali, vanno facendo clamore nel circo delle parole - spudorate - pornografiche, in un'arena che trascende i confini dei mondi.


mi posso concedere il lusso di una spolverata alla clavicola come fossero forfora? se nulla si può fare - come cittadini - Se nell'enclave dei professionisti dell'indignazione siamo inermi.
Se nemmeno questo ci scalfisce nell'etica quotidiana.

Forse dovrei prendere lezioni di filosofia.
Quasi ogni giorno mi accanisco su un bilancio esistenziale - Ma ogni giorno è troppo. La tessitura di parole è a volte meno soddisfacente di una sciarpa fatta all'uncinetto.

Scavo sabbia di parole e preferirei fosse solo sabbia. Avere 5 anni, fare castelli sulla spiaggia, invece di.

allora, in tutto questo can-can di berlusconi e gheddafi e lapidazioni e condanne a morte e inondazioni e miniere che crollano, varrebbe più la pena stare fermi. Non dire niente. Urlare di silenzio.

e in questa luce di vanità, non ti sembra abbia più senso l'azione di chi vende la fede a 70 euro? - un fardello non richiesto ereditato con la vita e la ''cultura'', (come altre mille incombenze, non scelte, così come non si sceglie di nascere). Che almeno serva a qualcosa. Che almeno frutti una manciata di euro.


non credi possa essere un sollievo appendere al braccio di un altro le responsabilità della propria esistenza?
E farlo a viso aperto, davanti ai media di tutto il mondo, una fettina di culo in cambio di pochi spiccioli, è più divertente e audace da guardare dell'ipocrisia e dei moralismi scandalizzati da polverosi secoli. E, da secoli, inutili.

O no?
DC












domenica 29 agosto 2010

E comunque forza Zeman

E' partito il campionato. La favorita resta l'Inter che liberandosi di Mourihno è la squadra che si è rafforzata di più. Alla pari forse del PDL, grazie all'acquisto in extremis del panchinaro Ibrahimovic, la mossa più azzeccata della legislatura. La Roma, vendendo Motta e Cerci, 46 anni in due, ha sventato il pericolo di avere l'ala destra del campo con un futuro. Chi le contenderà l'ennesimo secondo posto? Sarà una lotta tra il Napoli e la Juve, con il primo avvantaggiato dal non dover schierare Del Piero. La Sampdoria dovrà dividere Cassano con la nazionale, col rischio che le rimanga la versione corpulenta della pubblicità. Lazio, Fiorentina, Genoa e Palermo come al solito saranno le sorprese, in positivo o in negativo. E comunque forza Zeman.

giovedì 26 agosto 2010

Che t'è successo?




mi pare un po' gonfia







lunedì 23 agosto 2010

Tradizione è...



 
accanimento terapeutico per tenere in vita cose persone abitudini morte



 

adesso mi spiego questa morte civile locale



 

e la puzza che c'è.














sabato 21 agosto 2010

Imbeccilli a vagonate

Punto imprecisato sul binario Rovereto -Trento (direzione nord)
Ore 20.41



5 minuti prima di scendere dal treno passa il capotreno - è dalle 18 che si congela nello scompartimento e la mia richiesta - verso le 19 - alla capa-treno, di diminuire l'aria condizionata non ha sortito effetto.
a Verona è salito un gruppo di vacanzieri trentini - una giovane dal dialogo inconsistente ripete con il tono da comare che sarà tra qualche anno ciò che dicono i suoi amici - un ragazzo più digiuno di lessico che canederli elenca ciò che mangerebbe, commentando ''super - figo - super - figo . wow. - super'' (ma come parlaaaaaaaaaa? Ma come parlaaaaaaaaaaa?)


Occhieggio insofferente. Ripiombo nel libro
la comare giovane decanta la minestrina in brodo e la perizia del padre che commercia su
e-bay cartoline di Aldeno.


cerco comprensione nelle pagine di Orwell, ma la concentrazione è frastagliata dall'eco di uno sfogo rabbioso di una donna africana in fondo allo scompartimento.
Con nonchalance uno dei vacanzieri trentini si scaccola un piede.

Canterei con Battiato
«...dalla forma della testa leggo
che il tuo contributo all'evoluzione umana
è nullo.
Esistenza vanaaaaaaaa.
Vacua ripetizione di gesti, con le ciaspole ai piedi o le mani
ai fornelliiiiiiiiiiiii».

il treno è in ritardo - la gola si infiamma -
ho attraversato 4 scompartimenti per trovare un bagno. Lercio, serratura malfunzionante, senza acqua.
il disgusto trotta con la locomotiva.


alle 20.40 compare un capotreno - Lo fermo e chiedo se gli sembra normale farci congelare con l'aria condizionata fino alle 9 di sera – La spegne. Ripassa nel corridoio con aria colpevole. Lo sguardo altrove.


5 minuti prima di scendere lo raggiungo nel suo gabbiotto.


Lo apostrofo più civilmente che posso «Secondo lei, è normale viaggiare in queste condizioni?» gli chiedo. E enumero. «In base a cosa la sua azienda giustifica l'esborso del biglietto? E se mi viene la bronchite, a chi mi rivolgo? A Trenitalia?»


«Lo so, lo so» - mi dice scuotendo le braccia. Assomiglia a Mr Bean, ma la sua risposta non fa ridere.
«Ha ragione - ma io ho trovato il treno a Verona in queste condizioni e nessuno mi ha detto niente..»


Appunto.
Popolo di bestie. Vagonate di imbecilli. Cicisbei più interessati alla marca delle mutande che all'evoluzione della società civile.


Meritate il carro bestiame? Io però mi rifiuto di viaggiare in 1° classe per avere condizioni (forse) dignitose.


«Io cosa posso farci?», ripete varie volte il capotreno - «Avete più potere voi» - intendendo che come clienti insoddisfatti dobbiamo farci sentire. Nuova partita al giochino italiano di non assumersi responsabilità: vorrei vedere le clausole del contratto di lavoro di un capotreno.


mentre attraverso piazza Dante smadonnando e ricordando N episodi analoghi, alle mie spalle da un nugolo di uomini radunati su un fiasco di vino gracchia una voce che invita me e la ragazza che mi cammina accanto a trascorrere la serata in allegria.
«Smidollata» mi dico - Non lo farei mai e brucio nella sigaretta pulviscolo piccolo borghese.

Poche pagine fa Orwell mi raccontava le sue giornate tra barboni poveri ubriaconi e disoccupati - Cosa scriverebbe oggi, su un blog?
 
 
 









venerdì 20 agosto 2010

tutto collegato

Quando la guardia del corpo accende un congegno nascosto sulla coscia, al presidente del Consiglio si alza la mano.

giovedì 19 agosto 2010

Ordinanza antidegrado? via la Moratti e il vicesindaco di Milano

(...) La nuova bozza di ordinanza, annunciata dal sindaco, che da lunedì 16 agosto per due mesi prevede di estendere le misure restrittive per kebab, bar e ristoranti, ma anche acconciatori, estetiste e centri massaggi, a quella fetta di città ribattezzata per l'occasione «Area Corso Lodi», non supera l'esame di Epam, l'associazione milanese dei pubblici esercizi aderente all'Unione-Confcommercio. «Il coprifuoco - dice Lino Stoppani, al termine della riunione di categoria - non può essere la soluzione al degrado. Sposta i problemi da un quartiere all'altro. Alimenta il nomadismo. Chi trova chiuso un locale al Corvetto si sposta duecento metri più in là». (....)


http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_agosto_13/corsolodi-damico-1703569664921.shtml

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_agosto_16/corsolodi-ordinanza-1703588978996.shtml?fr=correlati#

Ne senti uno rendersi conto che l'ordinanza del vicesindaco è _anche_ un assalto all'operato della Camera di Commercio e al diritto commerciale che tutela gli esercenti?
No.
Sì.
Ne sento uno dirlo - ed è bengalese.

Voglio un'ordinanza antidegrado che mandi al macero i peggiori cervelli italiani
Grazie

mercoledì 18 agosto 2010

la polizia ipotizza

BOLZANO, 18 AGO - Un uomo di 65 anni si e' ucciso sparandosi un colpo alla tempia sulla tomba della moglie. Il fatto e' accaduto stamani a Bolzano. Il colpo di pistola e' stato udito dai visitatori del cimitero ed e' accorso il custode che ha trovato l'anziano riverso sulla tomba con un foro sulla tempia dal quale ancora usciva un fiotto di sangue. Accanto a lui un pistola Smith & Wesson. La polizia ipotizza che l'uomo sia stato spinto al gesto disperato dal dolore per la perdita della moglie, morta appena tre mesi fa. (www.adige.it)

martedì 17 agosto 2010

inception: il sogno americano

Il cinema fa un altro passo avanti. Dopo le pellicolo in 3D, che davano l'impressione allo spettatore di vivere con i personaggi sullo schermo, ora, con ORIGEN, per la gioia soprattutto delle spettatrici, con gli attori ci dormiremmo.
Nella nuova pellicola Di Caprio e`un architetto che per questioni di spionaggio industriale su cui la sceneggiatura sorvola decide, - e cosa'altro senno`? - di cambiare il subcosciente delle vittime.
I protagonisti vanno tanto a fondo nella loro missione che sognano di sognare. E, in sottofondo, non e`raro trovarsi fianco a fianco con spettatori tanto coinvolti da russare in coro con le star di Hollywood. La scena del crimine e`la tua mente, recita la locandina. Qualcuno deve averlo detto al regista.

Mangia ananas, mastica fagiani, piu' non ti resta, borghese, un domani!

(majakovskij)

lunedì 16 agosto 2010

Fini, un pronostico

Un giorno gli storici o gli idraulici dovranno occuparsi della parabola di Ganfranco Fini: un uomo capace di giudare La Russa e la questura di Genova senza sporcarsi le mani. Erano i tempi della Bossi Fini, duo comico il cui umorismo, chissà perchè, sulle coste di Lampedusa suscitava crisi di pianto. Lo ricordiamo esibirsi nei dibattiti televisivi quando prendendo la parola, di fronte a qualsiasi interlocutore esordiva con: "Vedi, gli italiani hanno capito che..." Come certe meteore del sabato sera, ora ci si chiede che fine farà. Immaginiamo di vederlo girare per Montecitorio con un tazebao, con su scritto cosa succede a chi osa fare opposizione, irriso da tutti, compresi gli onorevoli della sinistra, che lo indicheranno come l'unico che non aveva capito il gioco.

domenica 15 agosto 2010

venerdì 13 agosto 2010

sillabe alluvionali

Foto DC

sono giorni strani - di una stranezza liquida grigia e piovosa
che quasi vorrei malinconica - ma non ci riesco, a immalinconirmi


nonostante i cieli grigi, tutto continua ad andare bene
solo non riesco a ridurre significativamente il numero di sigarette e ogni mattino mi danno per la gola rugginosa come le fabbriche abbandonate che piacciono a me.
pigramente a mollo nel mattino risciacquo vita
setaccio considerazioni e depositi alluvionali, fra cui: perché ho smesso di scrivere?


Cioè, un paio di motivi li conosco.
Uno è la mancanza di X - con cui condividevo sguardi sul mondo - complicità - sfide - la lussuria della parola cesellata


Uno è l'affaccio su un mondo di libri e riflessioni antropologiche che mi rimanda la mia ignoranza, e il consiglio di starmene ben zitta - senza presunzioni di dire.


ma questa mattina la considerazione è quasi sconsolata.
sto leggendo da alcune settimane i saggi di Orwell - tutto -
e ogni pagina è più fresca e dignitosa di volumi e volumi contemporanei

di una attualità sconvolgente comica perplimente -

allora ti dici che vuoi anche tu - buttarti in una notte di ubriachezza molesta per finire tra puttane e ubriaconi, anche se sai che non lo farai mai - e ti vergogni anche un po' di non essere abbastanza bestia


mi sono accorta che ho attraversato un ponte - dalla carta/dallo schermo - alle persone vere - perfino nelle loro case - io, che mi vantavo di essere asociale, non gregaria, ringhiosa e intollerante
e però, comunque, qualche cosa non si riesce a dire -
allora dove lo metti quel deposito di parole che ti rimane appeso fra il mascara raggrumato e le stanghette degli occhiali?
ignoro anche perché lo scrivo a voi. con la solita presunzione che vi possa perfino interessare.
DC






martedì 10 agosto 2010

la parola all'esperto

SALISBURGO - Partecipare alla "ripugnante" Love Parade è "peccato". Morire alla Love Parade 1 è la "punizione divina". Più chiaro di così, il pensiero del viennese Andreas Laun, vescovo ausiliario di Salisburgo, esperto di teologia morale e autore di saggi su Cattolicesimo e amore in relazione all'omosessualità e al rapporto di coppia, non potrebbe essere. D'altronde, non è un caso se la rubrica che cura sul portale cattolico Kath.net si intitoli Klartext, "parlare chiaro". Così Laun mette nero su bianco la sua convinzione che i 21 morti della terribile ressa scatenatasi alla Love Parade di Duisburg lo scorso 24 luglio, costato la vita anche alla giovane italiana Giulia Minola, altro non sia se non il castigo di Dio contro la perdizione di una gioventù impossibile da redimere. (www.repubblica.it)

lunedì 9 agosto 2010

alleanze

Si inizia a parlare di alleanze. Come un gioco dell'oca si ricomincia da prima di Veltroni. Il bipartitismo e`finito, ammesso che l'attuale, con Berlusconi da una parte e Fioroni dall'altra fosse diverso da un ballottaggio tra l'onorevole Padella e il presidente Brace. A Berlusconi, cui nel '94 per vincere bastò aggregare Fini, Casini e Bossi, stavolta dovrebbe bastare quest'ultimo. Dall'altra parte, l'aggregazione dei progressisti, la macchina da guerra di Occhetto che comprendeva Comunisti e verdi, nel frattempo e`diventata un clan di "anime morte", come li ha chiamati Vendola. La tenzone, che due anni fa era tra una destra e un centro, con la rottura di Fini rischia di essere tra una destra e una pure. C'e`chi spinge per un'alleanza di una specie di comitato di liberazione nazionale, scambiando Fini per Nenni, noto frequentatore dei Casino`monegaschi. A nostro avviso, invece, per mettere il dito nell'unica piaga che mediaticamente puo`pagare, al Pd converrebbe presentarsi da solo. Difficile che alla sua destra Rutelli e camerati entrino nelle fila del PDL, piu`probabile che alla sua sinistra Di Pietro e rosso-verdi vari riescano a intercettare magari anche qualche leghista. Finirà diversamente, ovvio.

inizia la campagna elettorale?

mercoledì 4 agosto 2010

"Bolzano, Italia?"

DC riporta con gusto:


da Comunicazione Italiana

30 Lug 2010



Premetto che non sono uno di quegli italiani che quando va in Alto Adige (Sud Tirolo), si sente subito discriminato nei negozi o nei bar, rispetto alla popolazione locale.


Tutt’altro, frequento questi posti da più di trent’anni e posso dire che mai ho avuto la benché minima sensazione di essere trattato con meno gentilezza e riguardo degli altoatesini (sudtirolesi).

Anzi, se le altre regioni d’Italia copiassero anche solo una parte della loro professionalità e del loro modello di business turistico, farebbero dei notevoli passi in avanti.

Quello che ho invece notato negli ultimi anni (ne è un esempio il caso politico esploso alcuni giorni fa a proposito dei cartelli turistici solo in tedesco), è il progressivo, e secondo me del tutto volontario, allontanamento dalla lingua e dalla cultura italiana. Questo mi sembra emerga nel loro recente comportamento, altrimenti schizofrenico e poco market-oriented.
Infatti perché proprio in Alto Adige, dove è massiccia la presenza turistica di Lombardi, Veneti, Toscani, Romani, ecc. si è deciso di rifare tutti i cartelli dei sentieri alpini nella sola lingua tedesca?
Non è forse utile a quella metà di “ospiti” non tedeschi che girano per i boschi sapere, in condizioni meteorologiche avverse, quanto dista il primo “rifugio”? Non è solo un problema di bilinguismo, peraltro obbligatorio in Alto Adige. È una questione di elementare sicurezza; non tutti sanno infatti che rifugio si dice “Hutte”, come non tutti sanno che per tornare ad Ortisei devono cercare le indicazioni per “St. Ulrich”!
Altro esempio. Piacevole serata di musica tirolese con un eccellente quartetto, stand gastronomici tipo october fest, molti residenti in costume, moltissimi turisti italiani presenti. Lo speaker deve aver annunciato in modo molto spiritoso i pezzi visto che la metà dei presenti rideva di gusto. Peccato che l’altra metà non abbia capito una sola parola di tedesco e sia rimasta esclusa.


Ultimo episodio che conferma che il problema, in realtà, non è solo linguistico.
Stanco del solito, buonissimo speck, in un supermercato di Brunico ho chiesto del prosciutto. Il cartello sul banco ne indicava due tipi, il “San Daniele” e un non meglio specificato “prosciutto estero”. Incuriosito, ho chiesto di dove fosse quest’ultimo.
“Di Parma” la (sorprendente?) risposta.






Di Mattia Camellini
Consodata spa (Gruppo Seat Pagine Gialle)