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mercoledì 18 agosto 2010
la polizia ipotizza
BOLZANO, 18 AGO - Un uomo di 65 anni si e' ucciso sparandosi un colpo alla tempia sulla tomba della moglie. Il fatto e' accaduto stamani a Bolzano. Il colpo di pistola e' stato udito dai visitatori del cimitero ed e' accorso il custode che ha trovato l'anziano riverso sulla tomba con un foro sulla tempia dal quale ancora usciva un fiotto di sangue. Accanto a lui un pistola Smith & Wesson. La polizia ipotizza che l'uomo sia stato spinto al gesto disperato dal dolore per la perdita della moglie, morta appena tre mesi fa. (www.adige.it)
lunedì 24 maggio 2010
organi superiori
Un insegnante della scuola Media Fogazzaro di Rebbio (Como) si e' abbassato i pantaloni in classe perche' irritato dai jeans a vita bassa indossati dagli alunni. L'episodio e' stato segnalato dagli studenti al dirigente dell'istituto, Luigi Fernando Zecca, che ha assicurato provvedimenti. "Per ora mi sono limitato a un richiamo ufficiale dell'insegnante - ha affermato - e ho innescato il meccanismo che portera' gli organi superiori a decidere il da farsi"
(www.repubblica.it)
domenica 6 dicembre 2009
malelingue

sabato 31 ottobre 2009
martedì 8 settembre 2009
sabato 29 agosto 2009
mercoledì 12 agosto 2009
il fascino della topa

MIAMI - Ha molestato la giovane interprete di Minnie al Disney World di Orlando e per questo John Moyer, 60enne della Pennsylvania, dovrà scontare 180 giorni di libertà vigilata e lavorare 50 ore in servizi utili alla comunità. L'uomo, confuso tra numerosi bambini, ha pensato bene di approfittare dell’eterna fidanzata di Topolino. Mentre Brittney McGoldrick svolgeva il suo ruolo di figurante, con addosso il costume da Minnie, si è fatto largo tra decine di giovani ammiratori. Una volta di fronte alla ragazza, non ha resistito e ha interrotto lo spettacolo, saltando letteralmente addosso al personaggio Disney.
(www.corriere.it)
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venerdì 3 luglio 2009
mercoledì 20 maggio 2009
martedì 28 aprile 2009
donne: diversamente uomini?

Siccome capita sempre più spesso che in Sex and the city o nella pubblicità lei si prende la macchina e lui gli schiaffi parliamone, di questa parità dei sessi. E partiamo dai diversamente abili, dei quali nessuno quella diversità invidia. Nessuno rinuncerebbe alla vista, all'udito alla mobilità o a chissà cosa deliberatamente. Ciò non toglie che a loro si destinino risorse, strutture, iniziative.
Uno Stato serve anche, e forse soprattutto, a questo. A condurci fuori dallo stato di natura, a proteggere i bambini e gli anziani. Anzi "le donne, i vecchi e i bambini", come recita qualsiasi gerarchia delle categorie da tutelare.
E' anche per questo che nei posti statali una quota è riservata ai diversamente validi, tanto che ciclicamente se ne scopre qualcuno ugualmente furbo.
Però mai nessuno ha avanzato la proposta di sacrificare la competenza di chi ci guida sull'altare del diritto, ad esempio, anche dei down a decidere di farci o no entrare in guerra. Non esistono, per loro le quote rosa.
Per le donne sì, a scapito magari di qualche personalità più competente ma con la colpa di non avere il ciclo mestruale, una massa muscolare meno efficiente, l'eventualità di essere almeno in parte infermo durante i mesi di gravidanza e un tipo di razionalità che i più clementi definiscono "meno razionale".
Diverse abilità anche queste, che allo stesso modo raramente si invidiano.
Del resto, fossimo uguali, maschi e femmine, per queste non ci sarebbe una quota di posti riservata ad esempio nell'esercito, dove quindi in un certo senso, più che vincere per l'Italia l'importante è che tutti/e partecipino.
Non risulta che nulla di simile avvenga in senso opposto: un ometto deve essere migliore di tutti e tutte, per lui le corsie preferenziali non esistono. Ce ne sono giò, in un certo senso, e - sia chiaro - non ci piacciono. La segregazione famigliare, la sperequazione di reddito, tutta una educazione che reifica la donna in relazione agli usi e bisogni dell'uomo sono tutte cose da combattere, queste sì, tutti/e insieme. Ma in nome del non lasciare nessuno indietro, sapendo bene però chi è che si ferma ad aspettare e chi arranca. Che guarda caso è quella che nella pubblicità se ne va con l'auto lasciando l'altro a piedi.
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domenica 22 febbraio 2009
i soliti colleghi invidiosi

sabato 7 febbraio 2009
senza diritto, nè umanità, nè Dossena

giovedì 27 novembre 2008
un sondaggio da urlo

L’orgasmo per finta è l’ultimo capitolo di una recita che inizia dalle presentazioni “piacere, Cunegonda.” “ciao, che bel nome!” o ancora prima: “pronto? che bella voce!” e prosegue con il rito dell’uscita: “complimenti, che 126 fiammante!”
Un gioco delle parti che regge il modello dei convenevoli in base al quale rispondere sinceramente alla domanda “come stai?” rischierebbe di suonare sgarbato. Quello che come in un call center ci impone di sorridere, sorridere, sorridere fino a dover rimediare a mostruose rughe d’espressione.
Tutto nell’illusione di essere accettati. Illusione che deve essere alla base anche di numerosi amplessi in playback se la motivazione più gettonata - nel sondaggio qui di fianco - è “accondiscendenza.” A seguirla da vicino è la “noia.” Si finge l’orgasmo quindi un po’ come si conversa in discoteca: senza capire un’acca, senza avere il coraggio di ammettere che un genuino sbadiglio è meglio di una strizzatina d’occhio al buttafuori col codino sulla gobba. Non a caso terzo e quinto motivo per cui si fingerebbe l’orgasmo sarebbero “furbizia” e “per prendersi gioco dell’uomo.”
Gusto tutto relativo perché – fino a prova contraria - dei due quello che si diverte davvero è lui, che chissà perché tutte danno per ignaro della natura drammatica dei loro urli e nessuna invece sospetta beatamente disinteressato alle loro messinscene.
venerdì 10 ottobre 2008
La favola che avrebbero dovuto raccontarci da piccole

mercoledì 10 settembre 2008
arrivederci

Questa faccenda del buco nero mi intriga.
Chissà se davvero, come paventano alcuni scienziati a Ginevra, oggi, per sbaglio, dei loro colleghi spengono luce.
Io per la verità l’idea stessa di buco nero – una specie di bocca che inghiotte tutto perché tanto densa da attrarre ogni cosa, luce compresa – la accetto come faccio con l’onestà del mio amministratore di condominio: un assioma, senza il quale i ragionamenti della riunione al terzo piano non vanno avanti ma che non sarei in grado di dimostrare.
Pare che i governanti abbiano dato il nullaosta. Sulla base di quali notizie? Di qualche manuale del liceo? O dei pareri degli studiosi?
Me li immagino e non riesco a concepirli se non completamente compresi nel loro lavoro. Davanti ad un’opera ciclopica arrivare a concludere tutto ricreando il big bang, infilare il mondo dentro un cilindro sarebbe veramente un rischio per uno scienziato? O non piuttosto l’alfa e l’omega, il punto d’arrivo di Newton, Archimede, Einstein?
Ma ipotizziamo che un nuovo Ettore Majorana abbia il coraggio e la lucidità di bussare alle porte dei potenti e dire che bisogna fermare le macchine, che si rischia, che quell’imbuto sotto terra ci inghiottirà tutti.
Dopo i capitali spesi, dopo l’eco sui media quale politico gli darebbe retta, col rischio di perdere la carica?
Meglio sparire nell’universo come l’ultimo presidente del Canton Ticino.
Arrivederci.
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domenica 10 agosto 2008
ce l'avrà un'uscita di sicurezza, 'sta chiesa?

PERNUMIA (Padova) - Abbandonata sull'altare dal futuro sposo dopo undici anni di fidanzamento. È successo a Lara Salmistraro, commercialista di 39 anni di Pernumia, nel Padovano. Quando il sacerdote ha posto la fatidica domanda, Demis Berto, vivaista di 38 anni, non ce l'ha fatta a pronunciare il sì, ha scosso la testa e ha abbandonato l'altare.
(Corriere della Sera 11.08.2008)
lunedì 4 agosto 2008
masculi

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venerdì 4 luglio 2008
come te lo DICO?

sabato 31 maggio 2008
che siate comunisti o no, resistete

Una delle ultime tribù indigene del Sudamerica, ancora isolata dal mondo esterno, è stata fotografata in una remota zona della selva amazzonica, al confine tra Brasile e Perù. Le immagini scattate dall'aereo che sorvolava la zona mostrano un gruppo di una quindicina di persone, i volti dipinti con pigmenti rossi e armate di arco, che guardano con terrore verso l'alto. In questa foto si vedono chiaramente i guerrieri che tentano di colpire il velivolo con le frecce. Nelle immagini anche quattro capanne di paglia di medie dimensioni, piuttosto vicine una all'altra, in una piccolissima radura circondata da piante enormi. Il governo brasiliano ha detto di aver inviato la missione di ricognizione per verificare l'esistenza della tribù e per proteggere il loro territorio.
(Corriere della sera, 31.05.2008)
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