lunedì 17 novembre 2008

lacrime fuorilegge

Un tempo le brigate rosse uccidevano Aldo Moro, ora pare minaccino Brunetta. E' anche da decadenze come questa che emerge la rovina di un Paese. E dal sentimentalismo. Quando Brunetta sputando il ciuccio stabilisce che se un impiegato si sente male va affamato vi capita di pensare ai parenti del ministro? Speriamo di no: non sono loro che dovete maledire. Li immaginiamo benevolmente estranei alla battaglia che il congiunto ha intrapreso per l'eliminazione fisica delgi statali meno in salute. Supponiamo piuttosto che i congiunti celino con modestia il legame col bambino prodigio della famiglia Brunetta. E allora perchè tanta attenzione per i parenti delle vittime del terrorismo? Libri, interviste, rievocazioni sono tutte per loro. Maria Fida Moro, la moglie di D'Antona, quella di Tarantelli sono entrate in un modo o nell'altro in politica. Con quali credenziali, un cognome? Evidentemente anche il dolore è politica e il lutto dei parenti di chi è caduto sul fronte avverso resta dolore di minoranza, lacrime fuorilegge.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

evidentemente i famigliari di saltarelli,lorusso,zibecchi,fausto e iaio sono "altro"

Ognuno ricordi i suoi morti,non sarà nè lo stato,nè un'imposizione di coscienza a renderci uniti nel dolore
Che poi in certi casi,di certi ministri,un dolore minimo..come che ne so una puntura di zanzara?

musa capricciosa ha detto...

Certo che Brunetta non deve avere un'alta considerazione dell'intelligenza di ipotetici brigatisti-terroristi che attentino alla sua persona, se si aspetta che attendano gli Editoriali dell'Espresso per trovare dove colpire...