sabato 25 luglio 2009

i primi delle casse

"Premiare le amministrazioni virtuose". Con questo mantra tra il leghista e il manageriale i soldi restano dove stanno, anzi vanno dove già ce ne sono. Siano ASL, regioni o università, come quella di Trento. Come se, trovando una crepa in bagno, decidessimo di premiare il salotto. Col risultato di ricevere gli ospiti in una sala affrescata e ignorare gli scricchiolii della Toilette.  Di questo passo la casa si spezzerà in due, come l'Alitalia: con una facciata di rappresentanza e una bad company: le periferie, il sud, i sottoscala sociali. Quelli cioè che una volta lottavano per conquistare l'accesso almeno ad un dignitoso camera e cucina e adesso si barricano terrorizzatati dai baraccati che bussano alle loro finestre.  

2 commenti:

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Bella riflessione!
Io penso che il decentramento in generale è un'idiozia: se un criterio funziona con A, non c'è motivo che non funzioni con B, nè si può invocare la carenza d'informazioni, acquisibile agevolmente in ogni caso. Io credo, almeno ne sono quasi certo per l'Università che, nella tua metafora, i danni nel bagno siano ad arte amplificati per regalare qualche università ai privati, magari dopo aver provveduto a chiuderne qualcuna.

Anonimo ha detto...

Bisogna vedere perché alcune Università stanno messe male. Se ci sono dei dirigenti incapaci e spreconi perché andrebbero finanziate con le risorse della collettività?
Il principio "Premiare le amministrazioni virtuose" può essere discutibile, dare soldi a chi fa debiti per sua stessa colpa è peggio. E' un incentivo allo spreco.
UNIVERSITA TRENTO BASSI DIXIT:
http://it.youtube.com/watch?v=aFyRM6tdmzY

Gino Cerutti
www.occhiodirovereto.splinder.com