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Scommettiamo? Il prossimo segretario del PD sarà Bersani. E' come se, nel momento in cui doveva essere investito da una bufera il partito abbia scelto di farsi sottile e flessibile come una canna, come Franceschini, mentre ora la figura di Bersani, le banche, Prodi e D'Alema che lo supportano scelgono la massa, la fanteria che avanza.
Che poi sia Bersani, fra anni o mesi, a candidarsi alla presidenza del consiglio non è automatico. Di certo il suo nome non è precisamente uno specchietto per quelle allodole di tassisti. Il padre delle "lenzuolate", delle liberalizzazioni, già parla di alleanze, non è detto quindi che il nome del candidato premier non risulti da un accordo con Di Pietro e Vendola, ad esempio.
Si sa come andrà a finire: già Veltroni ci aveva provato col voto utile. Ora, come fa dire a Bertinotti Corrado Guzzanti, proveranno a convincerci che ce ne sia anche uno dilettevole.
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