Ma che ci fa, l'Italia, ancora tutta unita?
Con l'Unione Europea e la globalizzazione il meridione perde la sua funzione di mercato per le industrie del nord, che col federalismo riesce a non devolvere neanche le minime risorse per assisterlo. E allora perchè non sancirla questa scissione di fatto?
Ieri Diamanti su Repubblica confermava che sempre meno ci si riconosce nella nazione e sempre più in una sua porzione: ci si divide in settentrionali e meridionali ancora più che cinquant'anni fa, la diffidenza cresce, e a Vicenza una norma approvata da destra e sinistra può stabilire che essere nati altrove può impedire di fare il preside.
Perchè non smettere di concepire lo stivale dalla caviglia in giù sempre come meridione di qualcos'altro? Pompei, la Puglia, la Sardegna, Agrigento potrebbero essere un eldorado per il turismo. Invece ora il sud funge da discarica dei rifiuti tossici delle industrie del settentrione.
Con una scissione la situazione peggiorerebbe?
1 commento:
fazioni, regioni. Polentoni, terroni..
Sempre più evidenti la differenze tra nord e sud - diciamo pure che si potrebbe tracciare una linea immaginaria che abbraccia alcuni tratti identitari e comportamentali che da qui spingo fino a Toscana e Emilia Romagna.
Diciamo anche che mi sento di avere più sovrastrutture comuni a un cittadino della Mitteleuropa che a uno del tacco italiano.
Ma diciamoci soprattutto: a che mi serve essere italiana e avere sta porcheria di paese unito?
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