martedì 14 agosto 2012

God save the Ricchi & Poveri

Diciamo la verità, negli ultimi trent'anni, l'Italia, in termini di cultura, non ha prodotto granchè di rilievo. Viene in mente Renzo Piano, che però ha costruito altrove. Il Nobel a Dario Fo riconosce meriti precedenti. Nel cinema c'è stato qualche Oscar, è vero, ma l'Italia raccontata da Salvatores, Benigni e Tornatore era ad uso e consumo degli americani, e nessuno ha mai chiamato cultura sgusciare a dovere le noccioline da tirare ai reclusi dello zoo. Forse dovremmo ricordare qualche direttore d'orchestra; se non fosse che più passa il tempo più la musica classica declina al rango di una musica da camera con un'imu particolarmente onerosa. Ce ne sarebbe abbastanza da deprimersi, se non fosse per la cerimonia di apertura e di chiusura delle Olimpiadi di Londra. Dove impariamo che gli inglesi riescono ad inorgoglirsi per James Bond e Le Spice Girl. Urge un'olimpiade a Frosinone con torcia olimpica - o chi per essa - in mano ad Alvaro Vitali.

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