giovedì 23 agosto 2012
un consiglio per gli acquisti: sincerità
Tra le tante iniziative popolari ancora non se n'è vista una essenziale: quella a favore della sincerità pubblicitaria.
Sarebbe educativa una campagna per comprare i prodotti solo di chi in TV non prova ad ammaliarci con cucine grandi come navi da crociera, padri aitanti e felici a spasso con batuffoli biondini e sorridenti, Suv che sfrecciano su tornanti senza buche, compagnie di trentenni che brindano col brandy dall'alto di grattacieli vista mare, paeselli dove i salumieri hanno le gote rosse e i garzoni girano in bici fischiettando, capiuffici che promuovono, bagni tirati a ludico, frigo ricolmi, cieli sereni, primavere perfette, famiglie concordi attorno a massaie con la stanchezza e i calli di Belen, cagnolini candidi che corrono su prati inglesi.
Lo diciamo perchè la realtà, per fortuna, spesso è migliore. Nelle nostre città brillano i colori di mille razze e di mille writers, sui muri. Le famiglie sono scombinate, imprevedibili, cangianti. Non di rado, provvidenzialmente piove, c'è chi preferisce brindare col succo di mandorla, i cagnolini hanno l'intelligenza dei bastardini, i capiufficio vengono contestati, i cessi puzzano, invece che tutta atletica e giovane la gente incanutisce panzuta e qualche volta le fiancate dei Suv vengono rigate.
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