venerdì 31 ottobre 2008

voto il più peggio

A pochi giorni dalle elezioni negli Usa grandinano gli endorsement, colpo di tosse che da quelle parti significa dichiarazione di voto. Dalle nostre Berlsconi ha dichiarato che voterebbe per McCain, perchè gli eviterebbe di essere il leader più anziano nei vertici del G8. Non si può negare che il premier sappia vedere ogni cosa attraverso la lente del proprio interesse. Oltretutto Obama vanificherebbe chissà quante sedute sotto le lampade abbronzanti. In Italia L'opinione pubblica, la stessa che sostiene Berlusconi, si schiera con Obama, il senatore di colore, senza che i media ne dicano molto altro. Vuole un America migliore, ma il suo concorrente non afferma certo il contrario. Quanto alla tradizionale abitudine di quel Paese di uccidere e torturare Obama ha già chiarito di essere propenso a bombardare il Pakistan. E allora dove sta la radice del suo successo? Nell'essere un outsider. La stessa arma che fece prevalere Clinton e non la sua competente consorte. Quella che alla sicumera di al Gore ha fatto preferire Bush e le sue gaffe. Quella di Reagan. Quella che in Italia dà il governo all'alleanza tra un celebroleso e un imprenditore e la leadership dell'opposizione ad un magistrato in lotta con la grammatica. Ma il loro comparire di continuo sulle Tv, il controllo dei mass media, il monopolio delle opinioni ci dice che in Italia come in America, i veri outsider sono altrove. Gli esclusi davvero, di fatto e non solo di nome. Ridotti in quella mezza dozzina di candidati alla presidenza, da Nader in giù, poveri di finanziamenti, che nessuno conosce. E' la kakistocrazia, come i greci chiamavano il governo dei peggiori. Chissà come avrebbero chiamato una giunta leghista.

3 commenti:

musa capricciosa ha detto...

La strategia USA, quale che sia il colore (in tutti i sensi) del futuro Presidente, sarà un'azione volta a:

* assicurare il controllo del territorio e garantirlo ai cosiddetti "talebani buoni" in Afghanistan, contrapposti agli jihadisti. Attraverso l'azione dei wahabiti sauditi.

* accordarsi con Iran per una serie di motivi abbastanza interessanti, ma che sono lunghi da spiegare

* Attaccare il Pakistan, che è lo stato geostrategicamente più utile alla lotta contro il terrorismo, poichè raccoglie l'eredità degli jihadisti.

* dare un bel calcio alla Russia (e all'Italia, se continuerà il doppiogioco).

Questo per ora è filtrato, sul resto si vedrà.

ღღ Š î $↕ Ŧ ۞ ღღ ha detto...

Passavo di qua e volevo lasciarti un saluto perchè trovo interessanti le cose che scrivi.
Ma gli Usa avranno veramente il coraggio di cambiare?

Fritz Salamini ha detto...

bello questo

in il problema della sinistra è che non si rende conto di doversi confrontare con un nano rifatto che ha pratcamente 6 televisioni e che ha fatto cadere il governo semplicemente dicendo che prodi è un mortadella faccia di cazzo e fassino sembra una cicogna-zombie-vampiro