sabato 29 novembre 2008

falso allarme

Crisi, crisi, crisi. Sui giornali non si parla d’altro. Crolla la borsa, il PIL, l’inflazione. Prima le case costavano troppo, ora poco: un vero guaio. Siamo in recessione. E i giornali di qualche mese fa che dicevano? Che eravamo in crisi, ma un’altra. Quella doveva finire nel 2009, questa chissà. Quella era congiunturale, questa la dipingono come la peggiore dal ’29. E i giornali dell'anno scorso di che parlavano? Giusto un anno fa moriva la signora Reggiani. Sulle pagine dei quotidiani si leggeva “barbaramente uccisa” da un rumeno. Da allora partiva l’assalto ai campi rom e l’ondata di esaltazione della legalità che ha fatto eleggere in parlamento così pochi incensurati. Prima c’era stato da risanare il bilancio lasciato da quel governo e prima ancora quello lasciato da quell’altro. “Pur in un quadro internazionale – così scommetterei scrivevano i giornali - segnato dalla crisi succeduta all’11 settembre.” Seguivano pagine sul caro petrolio e sulle ingenti risorse dirottate verso quel paio di guerre che, strano a dirsi, sono talmente già vinte da continuare. Colpa dei terroristi, che infilano l’antrace nella posta e minacciano con un nuovo sconvolgente video di colpire una capitale. A Roma massima allerta, a New York il codice cambia colore. Andando a ritroso passando per lo Tsunami, l’AIDS, i pedofili, i doberman o la mucca pazza, pagina dopo pagina, non ricordo un periodo di non emergenza. Vivere seguendo i mass media somiglia sempre più a palpitare nel buio di un bunker, con le mani sulla testa bisbigliando preghiere ad ogni rombo di bombardiere. Senza il sospetto che tutto ciò serva solo a giustificare ogni volta nuove misure straordinarie: il patriot act, l’abolizione dell’articolo 18, i massacri nelle scuole.

8 commenti:

progvolution ha detto...

Allarme e paranoia sembrano le migliori stampelle per governi beceri, collusi e incapaci.
La strategia è nota: creare insicurezza per giustificare le limitazioni delle libertà.

"Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza (B. Franklin)"
Sussurri obliqui

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo in pieno ... purtroppo.

Daniele ha detto...

Vivamo in un costante stato di timore, quasi sempre completamente ingiustificato. La paura del resto copre tante altre cose.

Anonimo ha detto...

Che il più delle volte i media esaltino le news e pongano i cittadini in uno stato di allerta quasi ingiustificato sono d'accordo.
Ma che la crisi che stiamo vivendo sia un falso allarme... bè non mi sembra proprio. Che dietro a questa crisi ci siano speculazioni e movimenti di denaro ingiustificato è palese, ma da qui a dire che la crisi è un falso allarme... te lo dice uno che per 20 anni lavora per la stessa ditta e per 20 anni ho fatto una media di 2 o 3 ore di straordinario al giorno, lavorando di sabato e a volte anche di domenica. E ora? Ora sono in cassa integrazione. Se non è un allarme vero e proprio questo????

silvano ha detto...

Centro, preso in pieno.

silvano ha detto...

Ciao Poldino, ti chiedo il permesso di pubblicare questo tuo post su un altro blog:
http://yeswearedifferentit.blogspot.com/

Naturalmente a firma dell'articolo apparirebbe Poldino e l'indirizzo del tuo blog.

ciao, fammi sapere.

silvano.

Sara ha detto...

Forse molti non se ne sono accorti, ma i think tank e le elites internazionali stanno cambiando modo di pensare. Perché siamo in guerra, di nuovo, un'altra guerra mondiale.

Anonimo ha detto...

ciao Silvano, sono lusingato, fai pure, grazie dell'attenzione.