martedì 10 novembre 2009

sono il migliore, diciamo

Non abbiamo probabilmente mai votato per lo stesso partito per il quale votava D'Alema. Neanche quando votavamo per il suo. Nè dimentichiamo i danni del suo governo, tra i quali quei fastidiosi contrattempi che spesso producono i bombardamenti.
Però, da vent'anni in qua, non ci è mai successo di sentirgli fare un discorso che non abbia una sua logica interna. Lo ricordiamo arzigogolare su tutto, senza mai cadere dalla ragnatela dei suoi ragionamenti. E poi ghignare di compiacimento, antipatico quanto nessuno sciocco riesce a essere. Come in quella puntata di Ballarò, anni fa, in cui tra le risate del pubblico fece grondare di sudore uno sparuto Berlusconi. Se il diavolo è di sinistra ha la sua faccia, non c'è dubbio.
Seduto attorno a una tavola rotonda gli si attribuisce la frase: capotavola è dove mi siedo io.
Forse è una leggenda, ma ce lo immaginiamo, mentre prende posto. Però non lo immaginiamo sottostare al papello di nessuno. Non uno che davanti ai giornalisti può chiamare quel satanasso di Condoliza Rice "Condi".
Perciò, - però, - per dare un vero ministro degli esteri all'Europa, chi meglio di lui?

4 commenti:

marco pontoni ha detto...

Certo che se l'avesse fatto grondare di sudore con una bella legge sul conflitto di interessi anziché con arzigogolati ragionamenti...:-)

reucciopoldino ha detto...

Non dirlo a me: sono anni che cerco una bicamerale in centro con giardino!

fabio r. ha detto...

da uno che chiama la Rice Condi ti puoi aspettare tutto....

davide ha detto...

lui a differenza del diavolo,fa anche i coperchi!