lunedì 6 giugno 2011

sorpresismo

Domenica mattina pensavo: vorrei che la vita ogni tanto mi sorprendesse.


Quando il venditore di biglietti di Trenitalia chiede _a te_ se sai dove si trova il posto dei disabili sull’intercity, perché il suo programma aziendale di vendita biglietti non fornisce questa indicazione


Quando l’unico modo che ha per scoprirlo è una fotocopia illeggibile


Quando ti prenota un posto a caso, per conseguenza


Quando non sa e non può e non vuole usare il telefono aziendale per chiamare il call center per servizio disabili Numero Unico Nazionale 199 30 30 60 (Assistenza Persone a Mobilità Ridotta)


Quando si fa dare da Verona il numero del call center che troneggia a grandi lettere sulla parete dietro la sua scrivania

 Quando l’assistenza disabili, per motivi ignoti, il sabato e domenica non c’è


Quando non esiste possibilità di parlare con una persona in carne e ossa invece di usare un risponditore automatico che insiste a chiederti se vuoi prenotare il viaggio per lo 0.0.2012 (e invece ti serve per il 6.6.2011)


Quando l’assistente il giorno dopo ti dice che sui treni a lunga percorrenza le carrozze disabili sono le numero 3


Quando un signore ti offre aiuto per mettere nel bagagliaio una sedia a rotelle e in cambio ti chiede l’elemosina


Ma vaffanculo alle sorprese. E a Trenitalia
DC



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Servizi per disabili sui treni? Questa sì che è una sorpresa.

Anonimo ha detto...

Considerato che siamo nel 2011 e in un continente che insiste a definirsi culla della civiltà, mi parrebbe scontato. DC