"...tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua e recano il loro soffrire con sé come un talismano...": sono i versi della poesia di Montale per cui resterà tristemente celebre l'ultimo esame di maturità, il primo dell'era Gelmini, il ministro dell'Istruzione Università e ricerca del nuovo governo Berlusconi. Com'è noto, i versi in questione erano dedicati ad un ballerino, cosa che il ministero non si è preoccupato di verificare, proponendo, in riferimento ad essi, una riflessione sul "ruolo salvifico della donna".
Ma sono versi che ben si addicono anche ai precari della scuola, abituati ad essere "raminghi" per anni, spesso decenni, e che, con la manovra fiscale varata da Tremonti, hanno visto ulteriormente peggiorate le condizioni di vita e di lavoro. Parafrasando un altro "tormentone scolastico" d'inizio estate, se si propone di ripristinare l'uso dei grembiuli nella scuola primaria, contemporaneamente si lasciano centinaia di migliaia di lavoratori della scuola in brache di tela.
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5 commenti:
I precari verranno impiegati per il tempo pieno ed il sabato fascista: certo non pagati, ma se uno ha voglia di lavorare non ci sono problemi.
Ed ora...tac-tac-tac
Presto vieni qui, ma su, non fare così,
ma non li vedi quanti altri bambini
che sono tutti come te, che stanno in fila per tre,
che sono bravi e che non piangono mai...
Ma tutti sta gente che perderà il posto di lavoro che fine farà?
I precari...Se tutto va bene verrano assorbiti dal buco nero del Cern.
Il maestro unico è il top... e gli esuberi li ricicla come guide turistiche... ma cosa si è fumata questa qui?
Ma chi è questa la perpetua del cardinal bagnasco?
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