Anche quest'anno sono finite le Feste Vigiliane. Feste del santo patrono San Vigilio con cui per tradizione, cioè da una decina d'anni, Trento prova ad attrarre turisti anche nel breve intervallo in cui non c'è nè la neve nè il refrigerio estivo. Tentativo finora riuscito tanto bene che il periodo delle feste si è via via allungato, dilatato, allargato, fino a lasciare scoperti un paio di giorni all'anno in cui tutta la cittadinanza, per l'ebbrezza di non essere più in festa, si lanci in balli e canti sfrenati.
Delle feste vigiliane la curia locale in effetti ha lamentato l'eccessiva lunghezza per questioni di decoro urbano indicate in qualche lettera di San Paolo ai netturbini, probabilmente.
Qualcuno le ha dato ragione, qualcun altro no, qualcun altro si è chiesto cosa c'entri Dio con le rievocazioni medievali.
Nessuno si è chiesto cosa c'entri Dio con la curia.
2 commenti:
beh, chi si chiede cosa c'entri Dio col medioevo è un vero mentecatto....
con la curia invece.. no comment!
Poldino, sei impareggiabile.
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