Ve la ricordate la testata di Zidane a Materazzi? ERa il più forte giocatore del mondo che si ribellava alle offese di un mestierante e alla fortuna sfacciata di tutta la sua squadra. Che stava pareggiando non si sapeva bene come contro la Francia, più forte, organizzata, fresca. A rivederla ormai come un documentario, la finale del mondiale 2004 pare un incontro di box in cui un campione riempie di botte un teppista di periferia che però inspiegabilmente non cade. Anzi vince ai rigori.
Eppure nelle piazze o sui poster dentro le camerette dei ragazzi non ci pre ci fosse lo stesso orgoglio dell'82.
Forse perchè quella squadra, l'Italia, era piena di gente compromessa. Juventini che avevano vinto scudetti minacciando e corrompendo arbitri. O dopandosi, non solo secondo Zeman. Ad allenarla Lippi, bravissimo a vincere con la Juve, misteriosamente fallimentare con l'Inter, padre di un ragazzotto un pò troppo amico di Moggi.
Ora, passati tre anni, in nazionale più o meno ci sono le stesse facce e gli stessi polpacci, ma ancora più vecchi, più tatuati, più ricchi.
Basta guardarli perdere con l'Egitto per capire che hanno smesso anche di essere fortunati.
Perchè l'Italia non ricomincia da capo?
1 commento:
Già, perché non ricominciare da capo? E chi sarebbe il coraggioso da rifare tutto di sana pianta?
Posta un commento