Seguono giorni e notte imbronciate.
Il danno naturalmente non è lo stesso per tutti. È minimo ad esempio per gli interisti, cui di questi tempi qualche pausa del campionato non nuoce, ferma restando la sacralità del rito della domenica.
Ma gli ebrei festeggiano il sabato, i musulmani il venerdì. In quei momenti la situazione si rovescia,e tutti sappiamo che godere mentre i presenti sbadigliano induce a ricomporsi, a tirare su la lampo e a fumare nervosamente.
In un modo o nell’altro le feste, se comandate, stonano. Tutti vorremmo festeggiare quando ci pare. Meglio a spasso un giovedì di novembre, piuttosto della ruggine sugli ombrelloni a ferragosto.
Che fare allora?
Sottrarre il destino allo scadenziario della fede e affidarlo al caso.
Mi spiego. Mettere in conto ogni anno poniamo dieci giorni di festa e sorteggiare in che date farli cadere. Le date sarebbero ovviamente tenute segrete dal Ministero delle feste e comunicate solo nella loro imminenza. Potrebbe capitare di alzarsi alle 6 per vivere la solita giornataccia di travagli, trascinarsi in cucina, accendere la radio e scoprire che – Urrà – oggi si va tutti al mare.
Poi, se proprio ci tenete, il panettone portatelo voi.
Buon giorno qualsiasi.
Luca De Feo
3 commenti:
Buon giorno qualsiasi anche a te!
Ah, noi la pasqua l'abbiamo già abbattuta... Peccato che i parenti non abbiano capito! Aiutoooo, l'invasioneee!
Bacio e auguri!
Io sono credente ma tutti questi festeggiamenti non li ho mai capiti. E l'uovo di Pasqua al cioccolato che devo ancora aprire mi farà venire solo un sacco di brufoli. Chi me l'ha regalato poteva spendere un po' meglio i suoi soldi non vi pare...
Complimenti per il Blog. Linkato al mio ovviamente. E Auguri laici...per la prossima festa a caso.
Mauro
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